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Roma. Litigano per una sigaretta. Muore un 16enne

Sì, una sigaretta ha spento una vita. 

L'episodio sarebbe avvenuto nelle vicinanze di un locale di cucina giapponese. «È una tragedia, sono sconvolta: eravamo in sala giochi e abbiamo sentito delle urla; siamo corsi fuori e abbiamo visto Simone a terra. Abbiamo provato subito a soccorrerlo e con dei fazzoletti gli tamponavo il sangue che usciva dal naso mentre un altro amico gli teneva la testa. Poi sono arrivati anche dei vigilantes a soccorrerlo e quasi subito è arrivata l'ambulanza che poi l'ha portato via». 
 
È la testimonianza di un'amica del 16enne morto ieri sera a Parco Leonardo. Il ragazzo, colpito da un pugno alla tempia, era stato subito soccorso e trasportato al poliambulatorio di Fiumicino, ma è morto durante il trasporto. 
 
A prestare i primi soccorsi al ragazzo deceduto, secondo quanto si è appreso, sono stati gli uomini della sicurezza privata del Parco Leonardo: «Siamo arrivati sul luogo e abbiamo provato a rianimare il ragazzo, che aveva la lingua girata - hanno raccontato - dopo pochissimi minuti è intervenuto il personale sanitario di un'associazione di volontariato che ha un presidio proprio al Parco Leonardo. Trasportato in ambulanza, da quel che sappiamo, il ragazzo è purtroppo poi morto durante il trasporto». 
 
Il centro commerciale Parco Leonardo sorge nell'omonimo quartiere residenziale sulla via Portuense, quella che collega Roma con Fiumicino. È un punto di ritrovo per centinaia di ragazzi di Fiumicino, ma anche di romani residenti nella zona sud della Capitale. Al suo interno ci sono centinaia di negozi e ristoranti, mentre nella parte esterna c'è un frequentatissimo cinema con 24 sale e 6.000 posti a sedere che di domenica pullula di giovani in fila per vedere l'ultima pellicola uscita. 
 
Il corpo del minorenne si trova in questo momento ancora al poliambulatorio della Asl RmD in via Coni Zugna, a Fiumicino. Arrivano decine e decine di ragazzi amici e conoscenti della vittima. Molti piangono e si abbracciano. 
 
La notizia si è diffusa ieri in serata nella zona e con il passaparola, quindi, diverse comitive di ragazzi si sono date appuntamento davanti al presidio sanitario, dove c'è già il mezzo della polizia mortuaria. «Siamo disperati - dice un altro ragazzo - non abbiamo ancora capito cosa sia successo realmente: qualcuno dice che in realtà stavano scherzando tra di loro e poi è successo qualche cosa»
 
«Simone, Simone; non è possibile, non si fanno questo cose». È disperata la signora Michela, mamma di Simone, il ragazzo morto questa sera al Parco Leonardo. Piange a dirotto ed è sorretta dal marito, Stefano. Con loro ci sono anche la sorellina del ragazzo, la nonna e tanti altri parenti. 
 
Il mezzo della polizia mortuaria, con a bordo il corpo del ragazzo, ha lasciato il poliambulatorio alle 22.25 insieme con i genitori. All'uscita del mezzo, tra urla di disperazione, anche un lunghissimo applauso, mentre molti ragazzi hanno scandito il nome del loro amico. 

Tuttora decine e decine di ragazzi continuano comunque a stazionare nel cortile del poliambulatorio, in un silenzio irreale, rotto solo da pianti e quasi a stringere d'affetto tutti i familiari del ragazzo.

 

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