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 Home page > Tribuna Libera > Rocky: un film che punta tutto sul riscatto sociale di un personaggio

Rocky: un film che punta tutto sul riscatto sociale di un personaggio

Rocky è un film del 1976 di John G. Avildsen. Il film ha vinto i premi Oscar per miglior regia, miglior film e miglior montaggio. Siamo a Filadelfia nel 1975 e Rocky Balboa è un pugile squattrinato che per vivere riscuote dei crediti per un gangster locale.

L’allenatore di Rocky, Mickey, sottrae al pugile il suo armadietto dicendogli che non vale niente come pugile. Rocky è amico di Paulie e spesso i due si vedono ad un bar in periferia dove Rocky vive. Paulie ha una sorella, Adriana, la quale lavoro in un negozio che vende cibo per animali. A Rocky piace molto Adriana, la quale, all’inizio è molto timida nei suoi confronti.

I due escono insieme e Rocky porta Adriana in una pista di pattinaggio la sera del giorno del ringraziamento. Successivamente Rocky porta Adriana a casa sua ed è lì che i due si baciano.

Rocky non sa che sta per succedergli qualcosa di straordinario: il campione del mondo, Apollo Creed, è in cerca di uno sfidante e sceglie uno sconosciuto, ossia Rocky. Tale scelta di Apollo vuole significare che gli Stati Uniti sono il paese delle opportunità per tutti.

Rocky viene colpito di sorpresa da tale notizia e accetta di fare l’incontro. Ad allenarlo è Mickey: i due si riappacificano dopo uno scontro verbale alquanto acceso. Rocky si allena duramente e spesso prende a pugni dei quarti di bue in una cella frigorifera sul luogo di lavoro dell’amico Paulie.

Arriva il giorno dell’incontro e Apollo Creed, prima di combattere, mette in scena una sorta di spettacolo storico impersonando prima George Washington e poi lo Zio Sam. Comincia l’incontro e Rocky, inaspettatamente mette al tappeto Apollo alla prima ripresa. Apollo si rialza e l’incontro continua. Apollo eccelle in tecnica e velocità mentre Rocky è tutto forza e resistenza.

L’incontro va avanti per circa 15 round nei quali entrambi pugili danno il meglio di se stessi arrivando all’ultimo round stremati e senza forze. Nell’ultimo round, addirittura, è Rocky a prevalere, come nel primo, mettendo a segno molti colpi all’addome di Apollo.

In un clima di agitazione generale viene dato il verdetto: Apollo Creed vince ai punti e conserva il titolo di campione del mondo. Nonostante ciò il pubblico acclama a gran voce il nome di Rocky il quale abbraccia Adriana dopo un incontro estenuante. Quest’ultima gli dice di amarlo ricambiando il suo abbraccio.

Sylvester Stallone, nella parte di Rocky, un bullo di periferia, come Rrocky stesso si definisce nel film, è davvero magnifico. Rocky ha un grande cuore ed è molto altruista. Allo stesso tempo Rocky ha modi da bifolco, modi rozzi di una persona di ceto sociale molto basso. Sylvester Stallone ha saputo interpretare tale personaggio dandogli forma e sostanza e creando una vera e propria icona della storia del cinema,

Talia Shire, nella parte di Adriana, non è da meno. Adriana è timida e introversa e Talia Shire ha saputo mettere in scena un personaggio triste e depresso, personaggio che dopo l’incontro con Rocky si risveglia e comincia a vivere. Talia Shire ha saputo mettere in scena tale metamorfosi in modo encomiabile.

Burt Young, nella parte di Paulie è altrettanto credibile: l’attore con la sua recitazione da vita ad un personaggio ignorante e volgare, personaggio che spesso maltratta la sorella Adriana, personaggio che talvolta non ha contegno o dignità.

Carl Weathers nella parte di Apollo Creed è davvero istrionico e buffonesco e vediamo ciò nella parata prima dell’incontro. Merita di essere citato anche Burgess Meredith, grandioso nella parte di Mickey, un allenatore ormai vecchio ed anziano ma ancora gagliardo e pieno di energia.

Insomma un casting davvero riuscito in modo ottimale, casting che è uno dei punti forza del film. Altro punto di forza è sicuramente l’idea di base: il riscatto sociale di Rocky. Rocky è un fallito e gli capita “l’occasione della vita”: egli l’aspetta da una vita, vita che gli portato tante delusioni e prese in giro.

Rocky è anche un film d’impegno sociale: mostra una periferia malfamata e degradata, la periferia di Filadelfia del 1976, simile a tante altre periferie di tante città del tempo o di adesso. Colpisce molto anche la semplicità e la dolcezza di Rocky, qualità che fanno si che Adriana si innamori del pugile. Un film toccante e profondo, un film che tocca le corde dell’anima.

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