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Respinto il patteggiamento a Conte e gli avvocati ricusano i giudici

Il primo agosto 2012 sarà ricordato dai tifosi juventini come un giorno davvero triste, in quanto nella prima giornata del processo al calcio scommesse viene respinto il patteggiamento concluso dal tecnico della Juventus Antonio Conte con il procuratore federale Palazzi, perché ritenuto non congruo dalla commissione presieduta dal giudice Sergio Artico. 

 
I tre di mesi di stop ai quali si sarebbe dovuta aggiungere una multa di 200 mila euro, da destinare ad attività sociali, non rispecchiano, in alcun modo, il termine di congruità per la commissione, che come logica vuole, rigetta tale posizione. I legali dell’allenatore Conte hanno risposto presentando richiesta di stralcio della posizione del proprio assistito, ed in subordine richiesta di ricusazione della commissione disciplinare, in quanto affermano di non poter essere giudicati da chi non ha ritenuto congrua la sanzione concordata. 
 
L’abile legale dell’allenatore bianconero ha ricordato come la Corte Costituzionale, nel 1992, ha deliberato come non possa giudicare un giudice che ha già respinto l’ipotesi di pena concordata. L’avvocato difensore si sarebbe aspettato, una volta non accoglibile la pena concordata, si arrivasse allo stralcio della posizione al fine di poter essere giudicati da altra corte. La difesa, infine, ha aggiunto di essere pronta a presentare, congiuntamente con l’istanza di ricusazione, una istanza alla commissione di garanzia per la violazione del diritto di terzietà. 
 

Si tratta questo, di un vero e proprio atto di guerra contro la commissione disciplinare. Complessivamente la Commissione disciplinare, ha rigettato sette proposte di patteggiamento accogliendone invece nove, tra cui quelle dei pentiti Carobbio e Gervasoni e di Torino e Varese che partiranno nei rispettivi campionati con una penalizzazione di un punto. 
 
Il procuratore federale Stefano Palazzi, dopo il rigetto della commissione disciplinare, ha riformulato alcune delle istanze di patteggiamento, esprimendo parere favorevole al patteggiamento del Siena, con 6 punti di penalità ed una ammenda di 20 mila euro, e per quanto concerne i tesserati sono state riformulate le istanze di patteggiamento per Dario Passoni 6 mesi e 15 giorni, Mirko Poloni, 6 mesi, Marco Savorani e Giorgio D’Urbano 5 mesi e 10 giorni. 
 
La commissione disciplinare ha accolto i seguenti patteggiamenti 
 
1) Filippo Carobbio, 4 mesi in continuazione ai 20 del processo precedente 
 
2) Giorgio D’Urbano 5 mesi e 10 giorni per due omesse denunce 
 
3) Da Costa junior 3 mesi e 30 mila euro di ammenda per omessa denuncia 
 
4) Daniela Faggiano 4 mesi di inibizione per omessa denuncia 
 
5) Carlo Gervasoni 3 mesi per illecito in continuazione ai 20 mesi ed alla radiazione dei processi precendeti 
 
6) Marcelo Larrondo 3 mesi 20 giorni con ammenda di 30 mila euro per omessa denuncia 
 
7) Passoni 6 mesi e 15 giorni in continuazione di pena per illecito 
 
8) Poloni 6 mesi in continuazione di pena per illecito 
 
9) Luigi Sala 2 anni per illecito 
 
10) Marco Savorani , 5 mesi e 10 giorni per due omesse denunce 
 
11) Cristian Stellini 2 anni e 50 mila euro di ammenda per illecito ed omessa denuncia. 
 
Per quanto riguarda le società il Torino ha avuto, 1 punto di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato ed una ammenda di 30 mila euro, stesso trattamento anche per il Varese, squadra militante in serie B, e l’Albinoleffe, squadra militante in Lega Pro, mentre più grave è la posizione del Siena, che dovrà scontare sei punti di penalità nel prossimo campionato e dovrà pagare una ammenda di 100 mila euro.
 
Di Giuseppe Parente
Questo articolo è stato pubblicato qui

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