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Regionali in Puglia: i numeri della riconferma di Emiliano

Il testa a testa tra Emiliano e Fitto finisce con la rielezione del Presidente uscente. Fratelli d’Italia è il secondo partito dopo il PD.

Fiato sospeso per le elezioni regionali in Puglia fino alla chiusura dei seggi. Alla fine è il Presidente uscente Michele Emiliano (centrosinistra) a vincere sul candidato del centrodestra Raffaele Fitto, con un margine peraltro superiore alle aspettative: nonostante la mancata alleanza con il Movimento 5 Stelle e con Italia Viva, il Presidente uscente, appoggiato da ben 15 liste, ha ottenuto il 46,8% dei voti rispetto al 38,9% dell’europarlamentare di FdI. La candidata del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia si è fermata invece all’11,1% dei voti, mentre Ivan Scalfarotto di Italia Viva all’1,6%.

L’affluenza è stata del 56,4%, più alta di circa cinque punti rispetto alle regionali del 2015: in questa tornata, del resto, si votava anche per il referendum costituzionale e per il rinnovo di alcune amministrazioni comunali.

 

La distribuzione dei voti nella Regione

Emiliano è il candidato più votato in tutte le province tranne che in quella di Brindisi, dove viene superato da Fitto. È la Provincia di Bari, piuttosto, a rivelarsi un grande serbatoio di voti per Emiliano: qui il Presidente uscente – forte anche di un doppio mandato da Sindaco del capoluogo pugliese – conquista il 51,4% dei voti. Il comune in cui Emiliano ottiene la percentuale più alta di voti è nel Salento e si chiama Zollino (72,7%), mentre Fitto raccoglie il consenso maggiore a Zapponeta, in Provincia di Foggia (69,1%).

 

Il voto alle liste

A livello regionale, il PD è la lista che conquista più voti: 289.188, con una percentuale del 17,3%. Il PD perde comunque alcuni punti percentuali rispetto alle regionali del 2015, nelle quali ottenne il 19,8%.

Nel centrodestra, invece, non passa sicuramente inosservata la crescita di Fratelli d’Italia. Al netto del fatto che si tratta del partito del candidato Presidente Raffaele Fitto, FdI passa dal 2,5% del 2015 al 12,6% di queste elezioni regionali, affermandosi come prima lista del centrodestra e distanziandosi di soli 5 punti percentuali dal PD. Nella Provincia di Bari e in quella di Barletta-Andria-Trani il distacco del PD rispetto a Fratelli d’Italia è comunque più ampio: qui il partito di Nicola Zingaretti ottiene rispettivamente il 20% e il 19,7% – superando la media regionale – contro il 10,2% e il 14,6% della forza guidata da Giorgia Meloni.

Restando nel centrodestra, la Lega di Matteo Salvini ha perso dunque il ruolo guida della coalizione, quantomeno in questa Regione: dopo il boom registrato alle elezioni europee del 2019, nelle quali ottenne il 25,3% delle preferenze in Puglia, ora il Carroccio è tornato sotto il 10%.

Il calo più ingente rispetto alle politiche 2018 e alle europee 2019 è comunque quello del Movimento 5 Stelle: pur trattandosi di tipologie di elezioni diverse, il Movimento lascia sul terreno oltre 700 mila voti rispetto al marzo di due anni fa e oltre 200 mila voti rispetto al maggio dell’anno scorso.

 

Il nuovo Consiglio regionale

Nel nuovo Consiglio regionale, che si compone di 51 membri, la coalizione di centrosinistra disporrà di 28 seggi: oltre a quello del Presidente Emiliano, 16 andranno al PD, 6 alla lista Con Emiliano e 5 ai Popolari con Emiliano. Al centrodestra, oltre al seggio spettante a Raffaele Fitto in qualità di primo tra i candidati presidenti non eletti, andranno 17 seggi: 6 a Fratelli d’Italia, 4 alla Lega, 4 a Forza Italia e 3 alla lista La Puglia domani. Il Movimento 5 Stelle ottiene infine 5 seggi, perdendone uno rispetto alla scorsa legislatura regionale.

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