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Redditi dei Ministri: online anche quello di Monti

Dopo che il Ministro Patroni Griffi aveva annunciato che presto sarebbero stati disponibili on-line i redditi di tutti i Ministri del Governo per assicurare massima trasparenza d'operato, ieri mancavano all'appello i documenti relativi al reddito di Monti, Fornero e Ornaghi. 

Da oggi invece, accedendo sul sito del Governo italiano e collegandosi alla pagina del Presidente del Consiglio dei Ministri, è possibile scaricare il documento in pdf relativo alla "Posizione patrimoniale e reddituale" e la dichiarazione dei redditi dell'anno 2010 del Capo del governo, nonché ministro dell'Economia, e della coniuge Elsa Antonioli.

PDF - 272.1 Kb

 Avendo rinunciato al compenso di Presidente del Consiglio dei Ministri e di Ministro dell'Economia e delle Finanze, attualmente Mario Monti percepisce 211.502 euro lordi l'anno come senatore a vita, mentre il reddito complessivo registrato nel 2010 ammonta a 1.515.744 euro con un'imposta IRPEF di 639.432 euro. Il presidente Monti possiede inoltre 9 unità abitative ed un negozio a Varese, un'appartamento a Milano e altre coproprietà tra Milano e Bruxelles ed è intestatario unico di due conti correnti presso Intesa San Paolo e BNP Paribas (nei quali vengono gestiti Fondi comuni azionari e obbligazionari, ETF e liquidità) e co-intestatario di altri tre conti in banca.

Per visionare la dichiarazione dei redditi di Monti e Antonioli collegarsi qui.

Si attendono adesso le dichiarazioni del Ministro Elsa Fornero (Lavoro e Pari Opportunità) e quello di Lorenzo Ornaghi (ai Beni Culturali).

 

LEGGI ANCHE: Dichiarazioni patrimoniali, quello che i ministri non dicono


Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.252) 22 febbraio 2012 16:25

    quante persone potrebbero vivere un minuto in più con una parte del suo reddito?

  • Di pv21 (---.---.---.179) 26 febbraio 2012 12:14

    Super-blabla >
    Berlusconi, ancora a giugno 2011, affermava che sarebbe bastato un aggiustamento del bilancio di appena 2 miliardi.

    Dopo il suo salva-Italia Monti dice che “siamo meno vicini al baratro di 3 mesi fa” e che “non ci sarà bisogno di una nuova manovra”.
    Lo stesso Monti per cui l’accordo-capestro imposto alla Grecia è la “dimostrazione” che l’Europa “è in grado di funzionare”.

    Monti tiene a precisare che il suo è un “governo breve” che lavora per obiettivi “lunghi”.
    Ecco allora che bisogna fissare subito nuove regole del mercato di lavoro anche se ci vorranno ben “5 anni” per trovare le risorse necessarie per un valido sistema di ammortizzatori sociali.
    Ecco altresì che Monti annuncia di voler costituire un Fondo dei “proventi della lotta all’evasione” per future misure di sostegno (provvisorio) al reddito delle famiglie meno abbienti. Decide poi di rinviare (?) per non “alimentare delle aspettative” prima di aver risanato (entro il 2013) le casse dello Stato.

    Il suo “governo breve” non vede problemi per i prossimi mesi.
    Anche se, con un Pil del 2012 in calo dell’1,5%, per “tenere i saldi invariati” servirà un’altra manovra da 15 miliardi. Da raddoppiare a fine anno per abbattere il nostro Debito secondo gli impegni del “fiscal compact” europeo.
    Di buoni propositi ed accattivanti teoremi è condito perfino un Dossier Arroganza

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