• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Quando il Giornale attacava i politici che vanno a prostitute

Quando il Giornale attacava i politici che vanno a prostitute

(...) Vi sono reati etici peggiori di quelli sanzionati dal codice penale. Se (un uomo delle istituzioni va a prostitute, e si concede un'escursione notturna a "Zoccoland") non è per niente affar suo, ma di tutti. Un uomo pubblico che si rende ricattabile espone lo Stato a gravi rischi, al cui confronto l’estorsione diventa una bazzecola. (...)

Ma poi non lo sa, (qui si rivolge all'uomo delle istituzioni), che la Convenzione sulla soppressione del traffico di persone, ratificata dall’assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1949, recita: «La prostituzione e il male che l’accompagna, cioè la tratta degli esseri umani, sono incompatibili con la dignità e il valore della persona e mettono in pericolo il benessere dell’individuo, della famiglia e della società»? Non lo sa che la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea all’articolo 3 sancisce il divieto «di fare del corpo umano una fonte di lucro»? (...)

In ogni caso non si capisce perché (questo uomo delle istituzioni) debba godere d’un trattamento di favore rispetto agli altri cittadini, moralmente riprovevoli, che si mettono nelle sue stesse condizioni. (...) Sono i clienti ed i guardoni i primi responsabili dello sfruttamento e della riduzione in schiavitù di migliaia di esseri umani. (...)

Ma resta intatto il nostro diritto di cittadini a poter disporre di responsabili della res publica che non siano nemmeno lontanamente sfiorati dal sospetto di una qualche contiguità col mondo della prostituzione. Perché andare a puttane non è affatto una cosa normale. Anzi, è la scorciatoia per mandare a puttane prima i governi e poi le nazioni.


Non sembra vero, ma questo è il quotidiano del Premier Silvio Berlusconi. Era il 24 marzo 2007, e al governo, Romano Prodi.

[Clicca per ingrandire - qui l'articolo sul sito de Il Giornale -
qui il Pdf del 24 marzo 2007 - Grazie ad Alessandro Bisoffi]

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.118) 27 gennaio 2011 13:34

    Dunque , mettiamola cosi’ : se sono un politico e dichiaro apertamente di andare a puttana ogni Lunedi e i cittadini mi votano ugualmente, sono persona coerente e credibile . Discutibile sul piano etico , ma credibile .

    Se sono invece uno che fa bunga bunga tutte le sere , sono pluridivorziato e considero le femmine come cavalle da montare e poi mi presento agli elettori parlando della sacralità della famiglia , della salvaguardia dei diritti delle donne e dei valori cristiani , sono semplicemente un figlio di mignotta che prende per il culo quei poveri deficienti che mi votano non per quello che faccio ,ma soltanto per quello che dico .


  • Di (---.---.---.118) 27 gennaio 2011 13:35

    E dai con l’anonimo xxx.xxx.xxx.118 Sono Paolo - ciao Win

  • Di (---.---.---.5) 27 gennaio 2011 15:19

    BEH......

    TUTTO VA FA CON DECORO..SPECIALMENTE SE SEI UN PRIMO MINISTRO.
  • Di pv21 (---.---.---.6) 30 gennaio 2011 12:53

    Berluscheide >

    Il 17 ottobre 2010 la Minetti confida al telefono di aver saputo da Berlusconi che “è successo un cas…” e che Ruby li sta “sputt..ando” con le sue dichiarazioni.
    Tant’è che nel giro di appena 4 giorni il team dell’on. Ghedini raccoglieva ben 25 testimonianze “a difesa” di persone presenti ai festini di Arcore.
    Solo il 28 successivo finirà sui giornali la notizia della telefonata di Berlusconi alla Questura.

    Ora la Giunta per le Autorizzazioni, su proposta dell’on.Paniz (PdL), sceglie per Berlusconi il rinvio al Tribunale dei Ministri perché, da Presidente del Consiglio, si sarebbe mosso in aiuto della nipote di Mubarak.
    Aiuto concretizzatosi nell’affidamento della “preziosa” minorenne alla Minetti che la lascia a casa di una prostituta brasiliana.

    La storia insegna che la Febbre del Tribuno non conosce limiti, fino agli esiti più imprevedibili …

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares