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Quale altro nemico dopo Bin Laden?

Da qualche mese il mondo è un posto migliore! Siamo tutti più felici di quanto non lo fossimo prima. Perché? Ma naturalmente perché è stato ucciso Bin Laden, il più pericoloso terrorista del mondo. Sarà poi tutto così come appare ?

Sono state necessarie le conferme della figlia di Bin Laden per essere sicuri della sua morte. Aveva cinquecento euro in tasca ed era pronto ad andarsene da quella villa bunker. Le foto della morte non si sono ancora viste e questo farebbe pensare a delle torture anche abbastanza violente al punto da ridurlo in condizioni fisigne inimmaginabili prima di ucciderlo. Gli Stati Uniti non sono mai stati così rispettosi della Convenzione di Ginevra che tutela i prigionieri di guerra, però in questo caso, diciamo, si è fatta un'eccezione. Ma il punto, ci viene da pensare, è un altro. Gli Stati Uniti sono corsi in aiuto del Kuwait contro l'invasione irachena di Saddam Hussein, sono andati in Afghanistan contro l'invasione russa che durava da lustri, attraverso le loro agenzie di spionaggio e controspionaggio, non si dimentichino la NSA (National Security Agency) e la CIA controllano l'ONU e ne influenzano le scelte, cosa faranno adesso? Ormai dopo i riti celebrativi dei Navy Seals che hanno fatto il blitz siamo tutti qui ad osservare Obama e a battere le manine. Quale sarà il loro prossimo nemico contro cui schierare il loro imponente apparato militare e sottolineare il loro ruolo di Polizia del Mondo ?

Forse la risposta è esattamente in quello che succede. Noi vediamo che Francia ed Inghilterra all'improvviso attaccano la Libia, l'Italia dopo pochi mesi rompe il Patto di Amicizia stipulato con Gheddafi e fornisce prima supporto tattico e poi logistico agli Stati Uniti mettendo a disposizione i caccia delle basi militari pugliesi. Il perché qual è? Bisogna liberare un popolo oppresso da decenni di dittatura, certo. Costi quello che costi. Sicuramente costera la vita di qualche decina di soldati alleati e qualche decina di migliaia di militari libici e civili che scendono ogni giorno in piazza a manifestare.

Vediamo ogni giorno sui vari canali internet le foto di civili, anche bambini, torturati dalle milizie mercenarie di Gheddafi, ma tutto questo era proprio necessario? Non sapremo mai chi ha fomentato la rivolta in Libia perché non crediamo che il popolo scenda spontaneamente in piazza per rovesciare un dittatore del calibro del Colonnello Gheddafi, ma sappiamo che, guarda caso, suo nemico storico è la Francia, seguita dall'Inghilterra e poi, ricordandosi dei tempi dell'attacco al Golfo della Sirte negli anni '80, dagli Stati Uniti. Allora forse a ma sono chiare due cose. La prima è che la leadership di Obama alle prossime elezioni è quanto mai vacillante, la seconda è che forse conosco il nome del prossimo nemico storico della democrazia e della libertà secondo gli USA.

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