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Qualcosa di buono: abbracciare la sofferenza ed avere in cambio una grande forza d’animo

Qualcosa di buono è un film del 2014 di George C. Wolfe con Hillary SwankJosh Duhamel ed Emmy Rossum. Kate(Swank) è una pianista. All’inizio del film la vediamo festeggiare il suo compleanno con i suoi amici e con il marito Evan(Duhamel). Mentre sta suonando il pianoforte Kate scopre di avere qualcosa di strano alle mani, riguardo il loro movimento.

Il film passa col mostrarci cosa succede un anno e mezzo dopo. Kate ha la SLA, ossia la sclerosi laterale amiotrofica. La donna è costretta su una sedia a rotelle ed ha bisogno di assistenza anche nelle cose più elementari. Il marito Evan la aiuta in tutto ma spesso la lascia a casa da sola per andare al lavoro, e, più avanti nel film, si scopre che la tradisce.

Kate invita la giovane Bec a casa per un colloquio di lavoro. Infatti, Kate ha bisogno di una persona che la aiuti nelle sue cose quotidiane, dopo che ha licenziato l’infermiera. Bec(Rossum) è una persona totalmente sconclusionata, spesso ubriaca e dedita a incontri sessuali occasionali. Ha, però, anche passione per la musica, passione che non riesce a mettere a fuoco per colpa della paura di esibirsi sul palco, come vediamo da una scena del film.

I primi giorni risultano alquanto difficili per Bec: ella, comunque, riesce aprendersi cura di Kate. La aiuta a farsi la doccia, ad andare in bagno, a vestirsi: la porta anche a fare la spesa. È proprio grazie a Bec che Kate scopre il tradimento del marito. In seguito Evan viene cacciato di casa e il suo posto viene preso da Bec, la quale si trasferisce dal suo appartamento a casa di Kate.

Kate e Bec, poi, conoscono una coppia, coppia nella quale la moglie soffre anche lei di SLA. Insieme alla coppia Kate e Bec fanno una terapia a base di erba e, più avanti nel film, passano il giorno del ringraziamento assieme. Kate grazie a Bec, passa dei momenti indimenticabili e non è costretta a passare la maggior parte del tempo in casa come faceva prima.

Un giorno, però, arrivano i genitori di Bec che sono molto arrabbiati con la figlia. Ella, infatti, ha lasciato l’università per dedicarsi anima e corpo al lavoro di assistenza sociale svolto per Kate. Kate si dispiace di tutto ciò e licenzia Bec. Poco dopo Kate ha una crisi respiratoria e viene portata in ospedale. La decisione di attaccare o staccare il respiratore artificiale è stata concessa a Bec. Bec vuole seguire le ultime volontà di Kate ossia non morire in ospedale attaccata ad una macchina. Contro il volere dei genitori di Kate, Bec porta la donna a casa senza attaccargli nessun respiratore artificiale. Poco dopo Kate muore tra le braccia di Bec. Alla fine del film, mentre scorrono i titoli di coda, vediamo Bec cantare ed essere la leader di un gruppo musicale.

Hillary Swank ha recitato una parte molto simile a quella che vediamo inQualcosa di buono in un altro film, ossia Million dollar baby: nel film appena citato l’attrice, verso la fine dello stesso, era costretta a stare immobile in ospedale dopo un incidente capitato a lei in un incontro di boxe. Swank, spesso ha recitato parti difficili: ricordiamo anche Boys don’t cry, dove l’attrice era impegnata ad impersonare un transessuale.

Oltre a Hillary Swank anche Emmy Rossum recita una parte alquanto difficile: è una ragazza ribelle e confusa all’inizio del film; diventa, poi, una persona oltremodo responsabile e piena di forza d’animo e di un coraggio davvero impetuoso. Emmy Rossum, da non dimenticare, impersona Fiona Gallagher nella serie televisiva Shameless: un altro ruolo alquanto difficile da interpretare, ossia una ragazza, alquanto giovane, che si assume gran parte delle responsabilità della sua famiglia oltremodo disfunzionale.

Il film oltre a parlare di una malattia(SLA) dagli effetti davvero orribili sia da vedere che da patire parla anche di coraggio e di forza d’animo. Sia Kate che Bec sono due donne dal temperamento e dal carattere “roccioso”, due donne che non si arrendono davanti a nulla, due donne che sanno sopportare ed abbracciare la sofferenza.

Il film in questione mostra anche una voglia poderosa di vivere da parte di Kate come anche dell’altra persona malata di SLA: entrambe le donne sono chiara dimostrazione che un malato può sembrare “morto” nel fisico ma non nella mente. Come lascia intendere Kate, in una scena del film, ella ha ancora tanto da esprimere dentro di sé.

Nel film non si può non notare anche la sensualità di Emmy Rossum che da vita ad un personaggio forte, imponente e pieno di testardaggine e determinazione. In alcune scene Rossum sembra davvero una forza della natura: sbalorditiva, prodigiosa, strabiliante…

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