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Pulizia etnica in Siria. Milizie di Assad fanno strage di civili

Milizie sciite irakene pro-Assad uccidono 80 civili in due giorni nella cittadina sunnita di Nabek (6 e 7 dicembre 2013).

Battaglia del Qalamoun: continuano i bombardamenti su Yabrud, controllata ancora dai ribelli, dopo le settimane di attacchi aerei su Qarah.

La brigata sciita iraqena Thu Al-Fiqar (trascritto anche Zou Al Faqar) che combatte per Assad per occupare le cittadine di Deir Atiah e Nabek, a maggioranza sunnita, è stata protagonista di un'operazione di pulizia etnica/settaria tra il 7 (40 morti, di cui 20 bambini) e l'8 dicembre (le cifre vanno da 40 a 110 morti) ovvero di crimini di guerra contro popolazione.

Tale Abu Shahed, il comandante irakeno di questa brigata è fotografato qui (6 dicembre) mentre porta via un cittadino a cui di lì a poco sparerà.

In quest'altra foto che risale a una settimana fa si vedono alcuni bambini di una stessa famiglia allargata, rifugiati in uno scantinato (come sempre l'irruzione dei soldati è preceduta da intensi bombardamenti) e che sono stati trucidati e poi bruciati, così da non doversi capire cosa è successo. Le persone uccise sono comunque già state riconosciute e identificate e i loro nomi diffusi.

Ammazzato oggi, 8 dicembre, anche un volontario della croce rossa in ambulanza mentre cercava di raggiungere la zona di Nabek. Chiaramente la milizia irakena filo-governativa sta impedendo l'accesso alla zona.

L'operazione militare è parte dall'invasione che Nabek sta subendo e i residenti stanno tuttora precipitosamente fuggendo in auto, sempre sotto i colpi d'artiglieria e con la milizia filo-governativa che spadroneggia nella parte di città in cui è ormai penetrata.

 

Fonti: ZamanalwslQalamoun Media Center.

 

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