Prospettiva di Elena Cappellano

E’ un curioso romanzo Prospettiva di Elena Cappellano, Neos Edizioni. E’ curioso perchè è un libercolo agile e veloce, perchè racconta un mondo che non c’è più e soprattutto perchè parte come una storia di amicizie e forse di amore tra giovani e finisce come il più cupo dei noir.

Siamo a Nizza, in un’estate di qualche decennio fa. Tre ragazzi e una ragazza si conoscono e passano le vacanze insieme. Due dei ragazzi (almeno) si innamorano della bella italiana. Poi l’estate passa e le strade si dividono.

I tre giovani però rimangono in contatto, saltuario, e finiscono per ritrovarsi anni dopo a Parigi, nell’agognato cuore della civiltà culturale francese. Uno è un pittore, l’altro un attore, il terzo è un giornalista, ma sogna di fare lo scrittore. Riusciranno a realizzare i loro sogni?

Lo scopriamo pagina dopo pagina, mentre la storia vira prepotentemente, ma con tutta la calma del caso, verso il noir, a tratti il thriller. C’è un omicidio, un ragazzo scomparso, una vicenda di droga. Max il giornalista finisce quasi per caso per occuparsene e per appassionarsi alla vicenda. Diventa amico di un commissario di polizia. La sua storia vira verso il giornalismo di cronaca nera. Ma il sogno di diventare scrittore rimane vivo.

E via così, in un bell’intrecciarsi di vicende e storie.

Molto ho apprezzato l’inizio del racconto, che ci mostra la giovane Anna che crediamo protagonista ma scopriamo invece esssere solo unione iniziale tra i futuri veri protagonisti. Tutta la prima parte della vicenda è un lento muoversi intorno alla storia, quasi come fosse uno specchio della giovane età dei protagonisti, quando ancora non ci sono certezze ma solo sogni. Allo stesso modo il racconto cerca la sua strada, il suo protagonista. Ma quando poi quella strada la trova ecco che si va dritti fino alla fine in un crescendo di noir sempre più classico.

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