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Prefettura di Agrigento condannata per non aver pagato l’affitto

La Prefettura di Agrigento è stata condannata dal Tribunale di Palermo a pagare oltre un milione e mezzo di euro alla Provincia regionale che gli affitta i locali. Finora ha versato solo modesti accoonti.

E’ morosa la Prefettura di Agrigento per oltre un milione e mezzo di euro. A tanto è stata condannata a pagare per affitti arretrati al padrone di casa, la Provincia Regionale di Agrigento. La decisione arriva dal tribunale civile di Palermo, i cui giudici hanno ritenuto congrui gli importi pretesi dal presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi.

Accolte infatti le domande giudiziali e condannata la Prefettura ed il ministero dell'Interno a corrispondere l'importo, che nel complesso è per la precisione di 1.580.421 euro. La prefettura occupa uno stabile nel centro cittadino di 49 vani per una superficie complessiva di 2290 mq. Vi si trovano gli uffici centrali e l’alloggio prefettizio. Si tratta di un Palazzo della seconda metà dell’Ottocento, costruito dalla Chiesa locale per farne un ospizio, ma requisito dai garibaldini nel luglio del 1960 quando arrivarono ad Agrigento e vi stabilirono la sede del nuovo governatore della città siciliana.

Successivamente vi si stabilirono diversi uffici tra cui anche quelli della Provincia e all’amministrazione provinciale alla fine il palazzo è stato assegnato. Bisogna però arrivare al 1987 perché il consiglio provinciale, con apposita delibera, autorizzi la stipula del contratto di locazione con la Prefettura. Nel 1996 l’ufficio tecnico erariale di Agrigento esprimeva il parere di congruità sul canone di locazione, quantificato in 148.500 euro all’anno.

Ma la Prefettura ha versato solo importi parziali, trattenuti dalla Provincia a titolo di acconto. Appena insediatosi, nel 2008, il presidente della Provincia ha visto i conti e ha deciso di nominare un avvocato al fine di recuperare le somme relative alla differenza tra gli importi corrisposti dalla Prefettura e quelli richiesti dalla Provincia, per il periodo 1985-2007. Si sono costituite in giudizio sia l’avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo e il ministero dell’Interno chiedendo che le pretese della Provincia venissero rigettate. Il tribunale di Palermo, che ha ritenuto invece congrui gli importi pretesi dalla Provincia, ha accolto le domande giudiziali. 

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