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Pomì: pugnalata all’italiana

L’azienda padana cavalca il dramma ambientale della “terra dei fuochi”, dimenticando di coltivare nella quarta zona più inquinata del globo.

Solo da qui, Solo Pomì”. Lo slogan pubblicitario campeggia sulla pagina facebook della Pomì, immediato il vespaio di polemiche in tutto il web. Una comunicazione subdola, che inneggia a una strisciante discriminazione territoriale. Con fierezza l’azienda comunica ai propri clienti e potenziali tali la provenienza dei propri pomodori. Il 95% percento del nostro pomodoro è coltivato tra la Lombardia e l’Emilia Romagna; il restante nelle due regioni limitrofe. È palese la volontà di cavalcare la paura suscitata dal disastro ambientale che coinvolge la “terra dei fuochi”. Il cliente dubbioso e spaventato da metalli pesanti e diossina è spinto a comprare un prodotto all’apparenza sinonimo di salute, che sbatte in faccia la provenienza delle materie prime. “Salubrità”, termine che troneggia sul sito web della Pomì nella sezione “I valori”. “Salubrità. Pomì è solo pomodoro. Il pomodoro fa bene. Non c'è altro da aggiungere”. Forse nelle loro passate non c’è solo pomodoro: probabilmente all’ufficio marketing della Pomì è sfuggita questa mappa, chi lavora presso un’azienda che utilizza unicamente pomodori coltivati nella Pianura Padana e in zone strettamente limitrofe, dovrebbe conoscerla bene.

In quest’immagine pubblicata sul sito web dell’ESA (European Space Agency) nel 2004, sono indicati i livelli di diossido di azoto in Europa, gas estremamente tossico generato da motori a combustione come quelli delle automobili. I risultati pubblicati dall’ESA non sono l’unica evidenza del problema inquinamento nella Pianura Padana. Numerosi gli studi che sottolineano quanto sia poco pulita l’aria padana, tra cui quello condotto dall’Isac-Cnr nel 2009, che indica la Pianura Padana come zona critica per quanto riguarda la presenza di polveri sottili.

LEGGI ANCHE: LA PIANURA PADANA TRA LE ZONE PIù INQUINATE D'ITALIA

Di male in peggio secondo il Cafe (Clean Air For Europe), programma della Commissione Europea, che classifica la Pianura Padana ultima in Europa: ogni cittadino può arrivare a perdere fino a tre anni vita a causa dell’inquinamento, rispetto alla media europea di otto-nove mesi. Tutt’oggi l’inquinamento della Pianura Padana è ampiamente dibattuto.

A questo punto l’unico risultato ottenuto dalla Pomì è quello di essere poco credibile, crede forse che i consumatori siano degli stupidi? Una trovata pubblicitaria che a conti fatti specula su un dramma ambientale taciuto ingiustamente per decenni dalla politica. La Pomì sta lucrando sulla morte di cittadini italiani, un fratricidio all’italiana.

 

La mappa arriva da qui

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