• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Politica razzista

Politica razzista

Bossi-Fini, aggravante per l’extracomunitario, schedatura dei rom; tutto contro gli immigrati. Adesso anche la tassa sul permesso di soggiorno.

È attualmente in corso una politica razzista.
 
Sta governando chi si è definito fascista, chi voleva istituzionalizzare la mafia del Sud; chi ha detto che la Campania e il Sud andrebbero date «alla Corona di Spagna», o che col tricolore ci si pulisce il culo; chi ha definito gli immigrati Bingo Bongo, chi ha detto che devono essere discriminati nelle possibilità di lavoro, che vanno presi a calci in culo, che vanno usati i cannoni della guardia costiera contro quei clandestini che vengono dal mare, chi ha dato fuoco a un campo nomadi (Borghezio, per questo condannato in via definitiva, ora eurodeputato), chi ha picchiato un bambino marocchino (sempre Borghezio); chi, dopo che due extracomunitarie si erano alzate dai sedili di un treno, vi ha spruzzato sopra disinfettante contro gli acari negri (ancora l’eurodeputato leghista Borghezio); chi ha proposto di abolire ai musulmani la preghiera araba in pubblico; chi ha fatto rapire dai servizi segreti italiani il mullah Abu Omar, che è stato poi tenuto prigioniero e torturato per mesi, per timore che fosse un terrorista (Farina); chi, quando vede una persona di colore gli chiede con tanta cortesia di tornarsene in Africa; chi si è permesso di entrare in una moschea con un maiale (Calderoli, anche se la gente non capiva chi dei due fosse il maiale).
 
Loro stanno cercando di scoraggiare l’immigrazione attraverso una politica per loro svantaggiosa e discriminante.
 
Innanzitutto con la legge Bossi-Fini hanno stabilito che un immigrato, per poter essere regolare, deve entrare in Italia già avendo casa e lavoro. Cosa impossibile per un immigrato che dovrebbe entrare clandestinamente trovarsi casa e lavoro per poi tornare nel suo paese e ritornare in Italia avendo già casa e lavoro. Sembra un paradosso ma è la verità!
 
A un immigrato è reso in questo modo difficile regolarizzarsi, e vogliono anche mettere il reato di clandestinità! Una cosa assolutamente immorale!
Ma non è mica tutto!
 
Poi c’è l’aggravante penale per l’extracomunitario. Vuol dire che se un immigrato extracomunitario commette un reato riceve la stessa pena di un comunitario più un ulteriore tempo di reclusione che deriva dal fatto che è extracomunitario. Perché se un extracomunitario commette un reato è più grave che lo commetta un italiano. Se un reato lo commette un americano è più grave che un rumeno. Se è invece uno svizzero (che non è nell’Unione Europea) è più grave che lo commetta un norvegese… Mi sembra logico.

 
E poi c’è la schedatura dei rom. Sembrerebbe normale. Come si fa a riconoscere un rom in caso ce ne sia bisogno? Come la carta d’identità per noi. Ma la cosa incredibile è che anche i minorenni sono obbligati, compresi i bambini di pochi mesi, che devono farsi fotografare, lasciare i propri dati e le impronte digitali! Bambini!
 
In alcuni comuni sono stati contretti anche a rilasciare i dati sulla loro religione. È una cosa scandalosa. Solo durante il fascismo venivano schedate le persone a seconda della loro religione. Un modo utile solo per far discriminazioni.
 
La rivista Famiglia Cristiana ha denunciato questa condizione e le decisioni del governo, descrivendo il suo timore che stia nascendo un nuovo fascismo (e se la P2 di Berlusconi, di Cicchito e di Pietro Longo avesse vinto ci staremmo già da tempo). Il papa Benedetto XVI ha prontamente preso le distanze dalla rivista. D’altronde anche nella Chiesa è diffuso un secolare tipo di razzismo, quello nei confronti dei gay.
 
E per finire una legge varata in questi ultimi giorni.
La tassa sul permesso di soggiorno. D’ora in avanti per rinnovare il permesso di soggiorno, cosa che un immigrato deve fare ogni anno, dovrà pagare 50 euro. Una specie di pizzo statale per vivere nel territorio. 
 
Molti dimentichiamo che la terra non ci appartiene, ma siamo noi che apparteniamo alla terra, e che prima di essere italiani siamo uomini.
Prima chi faceva pagare il permesso di soggiorno agli immigrati lo faceva clandestinamente ed era considerata una cosa immorale, ma ora che è il governo ha detto che si può fare, si può fare. Come il falso in bilancio: se il governo dice che entro certe quantità non è falso in bilancio, non lo è (e così è stato assolto Silvio); o come lo smaltimento dei rifiuti tossici: se il governo dice che i rifiuti tossici a Napoli non sono più rifiuti tossici, a Napoli non lo sono più e in questo modo possono essere smaltiti (e in questo modo Berlusconi ha affrontato l’emergenza rifiuti, con un piano che è stato bocciato dall’Unione Europea; peraltro, diversamente da quanto aveva detto, non risolta).
 
E così se il governo dice che il permesso di soggiorno a pagamento non è più immorale, non lo è più.
 
Un ulteriore metodo per scoraggiare gli immigrati a ritirare il permesso di soggiorno, soprattutto quelli che non riuscirebbero a premetterselo.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox




Palmares