• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Piketty: urge una redistribuzione della ricchezza

Piketty: urge una redistribuzione della ricchezza

Giovedì 9 ottobre, presso la “Sala della Regina” di Palazzo Montecitorio (Camera dei deputati-Parlamento Italiano) si è svolta la presentazione del libro Il capitale nel XXI secolo, di Thomas Piketty. Piketty nel presentare il suo libro ha affermato che esso parla tra l’altro della distribuzione del reddito: per l’autore francese la distribuzione del reddito e della ricchezza negli anni passati è fondamentale per capire lo sviluppo dell'economia mondiale e il susseguirsi delle crisi cicliche tra cui l’ultima crisi economica, la più grave del dopoguerra.

Per Piketty è essenziale capire che nel corso degli ultimi 30 anni il divario fra i redditi da lavoro e i redditi da capitale si è allargato troppo. Per lo scrittore francese le diseguaglianze e ingiustizie sociali sono smisurate e questo ha creato uno squilibrio allarmante per le economie mondiali. Per Piketty le diseguaglianze sono naturali ma se eccedono nella loro incidenza sono pericolose per l’economia.

Per Piketty c’è bisogno di un’importante redistribuzione della ricchezza: la riduzione delle sperequazioni sociali e delle ineguaglianze è il target a cui devono mirare tutti gli stati e le economie. Per una “crescita economica armoniosa” le diseguaglianze devono essere ridotte.

Piketty tra l’altro porta l’esempio degli Stati Uniti come esempio emblematico delle sperequazioni sociali, come esempio di rigidità sociale, di mancanza di “ascensore sociale”. Stessa situazione è presente anche in Europa anche se in misura minore. Piketty indica gli Stati Uniti come la “patria delle diseguaglianze sociali”.

Il libro di Piketty mostra che il rapporto capitale/reddito è cresciuto enormemente negli ultimi decenni. Che il rapporto capitale/lavoro cresca di per sé non è un fatto negativo. Ma se tale rapporto è troppo squilibrato allora è un pericolo per le economie e per le società. Per lo scrittore francese l’accumulo abnorme di ricchezza privata impedisce la mobilità sociale.

Le classi medie per Piketty si sono impoverite troppo e la ricchezza si è concentrata nelle mani di “oligarchie sociali”: il discorso di Piketty si riallaccia alle teorie che propugnavano i manifestanti di OccupyWallStreet, ossia che la ricchezza sia nelle mani dell’1%. Piketty suggerisce anche che il patrimonio delle famiglie è una ricchezza da sfruttare, magari con una patrimoniale atta a distribuirla e non deve essere un peso per le popolazioni e le comunità.

 
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Koyaanisqatsi (---.---.---.234) 7 aprile 2016 10:23
    ARIA FRITTA!!! ecco perchè:

    Tempo fa lessi un interessante storia su Topolino sulla redistribuzione della ricchezza;
    No, non sono ironico e non sto prendendo in giro nessuno.
    La riassumo qui sotto:

    A Zio Paperone si ruppe l’enorme contenitore con tutte le SUE banconote, che trasportate dal vento finirono distribuite a tutto il paese, nel giubilo piu totale.
    Qui, Quo, Qua, chiesero a Zio Paperone se era il caso di andarle a recuperare, ma con una certa lungimiranza lo zio rispose: ’Col tempo vedrete che torneranno a me! Rimbocchiamoci le maniche e coltiviamo queste mie proprietà, ci servirà del cibo!’
    Intanto tutti fecero le valige per andare in ferie, ma si accorsero presto che non ebbero modo di fare rifornimento all’auto, divertirsi, comprare da mangiare... Tutte le attività lavorative erano chiuse a tempo indeterminato, perchè nessuno ebbe più il bisogno di lavorare.
    Attanagliati dalla fame cercarono qualcuno che vendesse del cibo, e l’unico era Zio Paperone!
    -’Mi servono 3 patate per favore, quanto costano?!
    -5’000 dollari!
    Spinti dalla fame, le persone furono costrette ad acquistare quei beni a quel prezzo, ed ecco che lo Zio riottenne tutti i suoi risparmi, come non fosse successo nulla, e tutte le attività commerciali ripresero a lavorare!

    Di sicuro non si può riassumere coerentemente concetti economici con storie a fumetti, ha parti che non tornano se applicate alla realtà, ma lo trovo comunque un buon spunto di riflessione su quello che hai detto.
    A parte chi si arricchisce illegalmente, il linea generale, il denaro va a chi siamo disposti a darlo... quindi se la maggior parte del mondo è disposta a prendere un tipo di sistema operativo perchè lo ritiene valido, ecco che si formano i Bill Gates.
    La ricchezza tende ad essere disomogenea, perchè questa "differenza di potenziale" è l’energia che tiene impiedi le cose... se tutti avessero tutto, allora sarebbe la paralisi totale.

    Per chi pensa male di Bill Gates, ricordo che con i suoi atti di beneficienza, tiene impiedi piu realtà benefiche di quanto immaginiate...
    Cioè.. lo ripeto: uno dei più potenti capitalisti del pianeta ha donato metà dei suoi averi in beneficienza, ricerca e ambiente.
    Mossa per farsi pubblicità? può darsi... ma intanto ci sono.
    E voi? avete mai dato un euro in beneficienza?
    Quindi è colpa dei capitalisti o delle persone (capitaliste o comuniste che siano)?

    La redistribuzione delle ricchezze è una cosa cha avviene spontaneamente, a partire dai paesi in attuale crescita. Se qualcuno si occupa di redistribuirla senza il consenso di chi possiede questo denaro (alla Robin Hood) prende il nome di FURTO.
    Ai paesi e alla gente piu povera NON serve carità o denaro, o almeno non è una soluzione a lungo termine, dato che posticipa il problema piu in la nel tempo. Alle popolazioni piu disgraziate serve INFORMAZIONE... dal come prelevare acqua potabile, a come coltivare in modo piu efficente, a come evitare avvelenamenti ecc... Ricordate Confucio? "Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita"

    Quindi il problema non è redistribuire la ricchezza in modo "coraggioso" (mi fa schiantare dal ridere questa affermazione... angosciante!), ma il capire perchè una popolazione è ignorante.
    Mi sembra che una popolazione disgraziata sia il più delle volte parte di un governo altrettanto inefficiente. Ho l’ipressione giusta?
    E lo vedo sia su governi socialisti che comunisti... nessuno scappa!

    Forse è il caso di pensare piu con le nostre teste, che delegare delle scelte a parassiti legalizzati che rispondono al nome di politici.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità