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Pierre Cardin, il ritorno a Venezia

Assalito da interviste, clic fotografici e telecamere, Pierre Cardin ha presentato agli addetti ai lavori la sua nuova produzione “Dorian Gray. La bellezza non ha pietà”, seduto accanto al Sovrintendente Cristiano Chiarot, sorridente (“è diventato uno dei nostri primi mecenati, nuovo socio sostenitore per i prossimi due anni”), al direttore artistico del Teatro Fortunato Ortombina, all’autore dei testi e delle musiche Daniele Martini , al Direttore artistico e delle scene Rodrigo Basilicati, agli interpreti. E’ uno spettacolo di teatro musicale, ispirato al romanzo “Il ritratto di Dorian Gray”(1891) dello scrittore inglese Oscar Wilde (1854-1900). Cardin, di origini venete, ancora lucido a 93 anni, e che pur parlando in francese si sente veneziano per l’amore che nutre da sempre per la città, ha ricordato di aver prodotto 1000 spettacoli in 50 anni di attività senza ricevere un soldo dallo stato. Lo spettacolo racconta, attraverso le parole e la musica, la bellezza e le ossessioni di Dorian, un uomo ormai maturo a 38 anni già compiuti. Anche se il suo aspetto è immutato nel tempo, la sua anima, intrappolata nel dipinto che tiene nascosto da anni, porta segni mostruosi e inconfondibili di eventi inconfessabili. In un’ora e mezzo circa, le quindici arie della partitura saranno incastonate in un flusso di recitazione e di intensi disegni di luce. L’azione scenica si svolgerà in un contesto scenografico astratto e solido, in sinergia con contributi video che trasportano l’azione scenica dalla prospettiva del protagonista a una dimensione fantastica. Matteo Setti, cantante ed attore e Thibault Servière, giovane mimo esperto del linguaggio del corpo, sono gli interpreti dello spettacolo. Se Servière è rimasto, nell’incontro, taciturno, Setti, ha tessuto gli elogi del celebre stilista, che ha disegnato i costumi, felicissimo di poter esibirsi nello storico teatro veneziano.

Nella seconda parte dell’incontro, Chiarot ed Ortombina hanno presentato “Estate Fenice” (27 giugno-9 agosto), un titolo nuovo per una versione ridotta de “Lo spirito della musica di Venezia” : 20 appuntamenti, chiusi appunto dallo spettacolo di Cardin. Rimangono le lezioni di Filosofia, un ciclo (Dentro/Fuori) di quattro riflessioni sul limite, le radici e i confini, a cura di Luigi Perissinotto, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia dell’Università Ca’Foscari (27 giugno, 4, 5 e 7 luglio) e la Maratona contemporanea. Per il quarto anno le sale Apollinee il 6 luglio ospiteranno una full immersion di dieci prime esecuzioni assolute di brani appositamente commissionati dalla Fondazione Teatro la Fenice a dieci giovani compositori nell’interpretazione dell’Ex Novo ensemble.

 Anche se manca una buona parte dedicata alla musica barocca, ci sarà la grande musica sinfonica con il concerto dell’orchestra del teatro diretta da Juraj Valcuha, l’8 e il 10 luglio. In programma, la “Passacaglia op.1” di Anton Webern e la “Nona sinfonia in re minore WAB 109” di Anton Bruckner. Cinque recite per “Mirandolina”, opera comica in tre atti di Bohuslav Martinu, che sembra sia stata rappresentata a Praga nel 1959. Protagonista una scoperta della Fenice, la soprano Silvia Frigato nata a Rovigo, ma veneziana d’adozione.

 Interessante la sezione “Piano ‘900”, tre concerti per tre giovani musicisti che si misureranno con programmi musicali che includono alcuni capisaldi del ventesimo secolo per il pianoforte. Ritorna il brio del Brass Ensemble del Teatro, diretto da Fabio Codeluppi. Dopo il concerto tutto esaurito dedicato alle musiche da film di John Williams, l’ensemble si sposterà il 15 luglio nell’Outlet di Noventa di Piave per proporre musiche da film di Williams e Morricone, accanto a pagine di Giuseppe Verdi e Richard Wagner. Imperdibili, i cinque concerti denominati Venice Music Master, grazie a bravissimi docenti, tra i quali si segnala l’estroso violinista Gilles Apap che si esibirà insieme ad Alessandra Trentin all’arpa e a Diana Ketler al piano il 20 luglio alle Apollinee : la tecnica cristallina, abbinata al gusto e alla scioltezza dell’improvvisazione.

Infine, la Chiesa Anglicana di san Giorgio, in campo San Vio, ospiterà gli unici due concerti di musica barocca . “Vivaldi, Vivaldi, Vivaldi!” a cura di ‘Venetia Antiqua’, concerti ed arie per soprano(Liesl Odenweller), l’uno e il tre luglio; “Sanguigno e malinconico”, l’8 e il 10 luglio con l’ensemble l’Opera Stravagante e il mezzo soprano Heidemarie Dude, impegnati in arie e sonate del Seicento.

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