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Parlamento UE pulito: la presidenza di turno: “Se il Parlamento prende l’iniziativa il Consiglio esaminerà”

Il Ministro degli Esteri Belga Steven Vanackere.

Ecco gli ultimi aggiornamenti sull’iniziativa PARLAMENTO EUROPEO PULITO

Siamo sempre in attesa dell’emendamento promesso da parte del gruppo Italia dei Valori al Parlamento Europeo alla proposta di modifica dell’Atto del 1976 riguardante l’elezione degli eurodeputati presentata dall’europarlamentare Andrew Duff (ALDE, collega di eurogruppo degli europarlamentare IDV) .

Nell’ultimo post vi avevo detto che oltre all’emendamento Sonia Alfano (IDV/ALDE) stava lavorando anche ad una dichiarazione scritta da presentare alla prossima plenaria di Strasburgo, coinvolgendo eurodeputati sia italiani che di altri paesi.
Sonia mi ha recentemente comunicato che purtroppo (ma ciò era prevedibile, leggendo l’Art 123 del Regolamento del Parlamento Europeo ) dall´Ufficio di Presidenza l’hanno informata che tale dichiarazione non può essere accettata in questo momento poiché contiene decisioni su questioni per le quali é attualmente già in corso una procedura (la proposta di modifica di cui sopra).

Recentemente ho scritto di questa iniziativa alla Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea (Belgio). E’ stato un piacere ricevere a stretto giro la risposta da parte del Ministero degli Esteri Belga che mi ha confermato come solo il Parlamento Europeo (art. 223 del Trattato) possa prendere l’iniziativa sulla modifica dell’Atto del 1976. E che se il Parlamento Europeo prendesse una tale iniziativa il Consiglio sarebbe pronto ad esaminarla.

La Presidenza Belga ha anch’essa constatato la presenza di una proposta di modifica dell’Atto riguardante le elezioni in Commissione Affari Costituzionali (AFCO) ma anche che nella bozza non c’è alcun elemento che preveda l’ineleggibilità di candidati condannati. Il consiglio ricevuto anche da loro è quello di far sentire la nostra voce all’Europarlamentare Andrew Duff (ALDE), relatore della proposta di modifica.

Secondo l’agenda on-line dei lavori l’adozione in commissione del rapporto (inizialmente prevista per Settembre) è slittata al 9 novembre 2010 e la discussione in assemblea plenaria indicativamente per il 15 dicembre

Per concludere questo ultimo aggiornamento prima delle ferie estive veniamo alle novità riguardo i nostri “euro-pregiudicati”:

Da segnalare una nuova condanna per Aldo Patriciello (PDL/PPE), già condannato per finanziamento illecito per aver dato agli inizi degli anni novanta 16 milioni di vecchie lire ad un politico amico (mai stato in carcere) il mese scorso (Giugno 2010) è stato condannato dal Tribunale di Campobasso ad 1 anno e 6 mesi per abuso d’ufficio nel processo riguardante la “Fondazione Pavone” . Per tale procedimento lo scorso anno Patriciello aveva chiesto la protezione dell’immunità parlamentare europea ma non ci era riuscito in quanto per gli eurodeputati che l’anno scorso bocciarono a larga maggioranza la richiesta, le malversazioni di fondi pubblici e i reati urbanistici non possono essere equiparati ad un’opinione o a un voto.

Poi c’è Vito Bonsignore (PDL/Vicepresidente PPE) anche lui già condannato a 2 anni di carcere per tentata corruzione per l’appalto dell’ospedale d’Asti (mai stato in carcere). I giornali di queste ultime settimane fanno il suo nome nell’inchiesta sulla scalata BNL (Fiorani parla di 50 milioni e di un conto di Singapore che Bonsignore gli avrebbe dovuto indicare)

Il nome del vicepresidente italiano del PPE spunta anche dalle cronache giudiziarie riguardanti l’indagine sui clan calabresi e le infiltrazioni in Lombardia e nel resto del nord italia (nella quale non risulta però indagato).

Ivano Perego, uno degli arrestati, secondo l’accusa, alla famiglia della ‘ndrangheta Strangio, “sostiene di essere appoggiato bene politicamente e di aver fatto una cena” con “Podestà”, l’attuale presidente della Provincia di Milano. Nel provvedimento il giudice spiega che in una conversazione telefonica intercettata il 24 giugno 2009, Perego parla di questa cena con Podestà, a cui era presente anche Vito Bonsignore, europarlamentare del Pdl, nonché molti industriali di Milano per organizzare l’Expo.

Ne parlano anche qui e persino quelli de “Il Giornale“.

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