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Padri e figlie parla di un trauma mai superato

Padri e figlie (Fathers and Daughters) è un film di Gabriele Muccino, regista famoso per pellicole come Ricordati di me e L’ultimo bacio. Il film narra due storie complementari e parallele fra loro. Infatti si parla di Jake Davis, scrittore di successo e della sua figlia piccola Katie e poi si parla anche di Katie da grande.

Jake ha vinto il premio Pullitzer per un suo romanzo. Egli vive a New York con sua moglie e con la già citata Katie. In un incidente stradale, provocato da una lite tra Jake e sua moglie, quest’ultima muore. In seguito Jake deve crescere da solo Katie e ha qualche problema: egli ha delle continue crisi epilettiche. Jake è costretto a ricoverarsi per sette mesi e la piccola Katie va a stare dalla zia Elizabeth e da suo marito, persone ricche dell’alta borghesia di New York.

Intanto vediamo che Katie da grande è una psicologa ed è una persona che ha spesso rapporti sessuali occasionali senza nessun significato. Per la ragazza tali rapporti servono a riempire un grande vuoto che ella ha dentro, vuoto causato dalla perdita del padre in passato, padre che ella amava molto.

Torniamo alla prima storia. Jake torna a casa e si riprende Katie. Elizabeth e il marito vorrebbero adottare la bambina perché Jake ha problemi economici e fisici ed ha avuto un insuccesso con il suo ultimo romanzo. Ecco che Jake è costretto ad intraprendere una battaglia legale per non perdere l’affidamento della figlia. Egli comincia a scrivere, con grande fretta, l’ultimo suo romanzo, “Padri e figlie”, romanzo con il quale Jake vincerà il suo secondo premio Pullitzer. Intanto il marito di Elizabeth la tradisce ed ella chiede il divorzio e la causa per l’affidamento di Katie viene interrotta. Ecco che accade qualcosa di inaspettato: Jake, come conseguenza di una crisi epilettica, perde l’equilibrio in bagno e sbatte la testa violentemente contro un termosifone. L’uomo muore mentre Katie sta dormendo.

Tornando a Katie da grande, la ragazza comincia a vedersi con Cameron, il quale ammira molto l’ultimo romanzo su citato del padre di Katie. Essi si innamorano uno dell’altro ma Katie è una persona con forti problemi psicologici. Cameron invita Katie a conoscere i suoi genitori, ma la ragazza si spaventa e scappa perché non è abituata alle relazioni serie. La ragazza in seguito tradisce Cameron che, di conseguenza, la lascia. Verso la fine del film Katie e Cameron si chiariscono e Cameron abbraccia affettuosamente Katie.

Jake è un uomo che lotta fino all’ultimo sangue per la figlia che ama più di ogni altra cosa. Il suo ultimo romanzo, scritto in modo febbrile e alquanto sconclusionato, è la dimostrazione del suo amore per la figlia. Ma non solo…Tale romanzo trasmette anche l’incrollabile forza di volontà di un uomo che non si da mai per vinto.

La vera protagonista del film è Katie da grande: i suoi rapporti occasionali sono l’unico modo che la ragazza conosce per instaurare un contatto umano senza soffrire. Infatti, Katie è oltremodo terrorizzata dall’idea di essere abbandonata.

A Katie, da piccola, a causa dei lutti familiari in tenera età, sono venuti a mancare dei legami di attaccamento opportuni ed adeguati. Katie amava profondamente il padre e la perdita di quest’ultimo l’ha traumatizzata in modo molto significativo. Ecco che da adulta la ragazza si presenta come una persona che ha un modo di relazionarsi agli altri errato e anomalo, un modo di relazionarsi profondamente distorto ed alterato. Tutto ciò si riverbera nel suo rapporto con Cameron causando tanta sofferenza tra i due.

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