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Padova, “Prima la musica poi le parole” di Antonio Salieri: un piccolo capolavoro

Cos’è più importante, la poesia o la musica? “ Vessata quaestio” che ancora nel 1942 Richard Strauss affronterà nella sua “conversazione per musica” ovverossia “Capriccio”, fu soggetto, nel 1786, per il cosiddetto “antagonista” di Mozart.

Divertimento teatrale di Antonio Salieri su libretto di Gianbattista Casti, l'opera fu rappresentata per la prima volta il 7 febbraio 1786 nel giardino d’inverno (orangerie) del castello di Schönbrunn di Vienna e venne commissionata dall'imperatore Giuseppe II, il quale intendeva mettere in competizione l’opera italiana con il “singspiel” tedesco. L'opera buffa di Salieri si dovette quindi confrontare con il singspiel “Der Schauspieldirektor” di Wolfgang Amadeus Mozart, rappresentato immediatamente dopo nello stesso parco. Qui a Padova gli appassionati di lirica e i notabili della celebre città universitaria si sono dati appuntamento venerdì 17 giugno, liberi da pregiudizi riguardo la data, nell’elegante Teatro Giardino di Palazzo Zuckermann per assistere alla simpatica rappresentazione organizzata e promossa dal “Circolo della lirica di Padova”. Purtroppo il celebre film del 1979 di Miloš Forman ci ha condizionato riguardo un’immagine di Antonio Salieri piuttosto infelice, ma il brioso e simpatico “divertimento teatrale” offre un saggio della personalità del compositore che è qualcosa di diverso dall’ombroso e livido personaggio del film. Il “divertimento” è stato preceduto da un piacevole collage di brani mozartiani -quasi a voler riprendere l’agone del 7 febbraio 1786- eseguiti dalla Smart Opera Orchestra e diretti da Raffaele Cipriano che nel corso dell’opera accompagnerà anche i recitativi al cembalo. La regia di Marco Bellussi –coadiuvato da Riccardo Adamo- dà una lezione di creatività controcorrente, ovvero di come sia ancora possibile realizzare un allestimento intelligente, aderente alla musica e alla parola, che non abbia bisogno di giustificarsi con acrobazie teoriche comprensibili solo agli esegeti più snob, e nel contempo sia vivace e non troppo oneroso per la produzione. Belle le scene di Marco Paoletti Franzato nel contesto naturale del Teatro-Giardino e coerenti, spiritosi i costumi di Carlos Tieppo che ogni volta stupisce per la sua abilità. Quattro gli interpreti, Annalisa Massarotto, Donna Eleonora, ha ben figurato nel suo ruolo di virtuosa dell’opera seria, offrendo con ricchezza di colori la sua vocalità di soprano. Si disimpegna con classe anche Nico Mamone, apprezzato, che dà corpo e calda voce di baritono al poeta. Virgilio Biancone sostituisce con onore Eugenio Leggiadri Gallani nel ruolo del maestro. Francesca Salvatorelli, Tonina -la cantante buffa- conferisce rilievo ora comico ora belcantistico al suo personaggio sfoggiando una vocalità dal perfetto controllo del fiato e dell’emissione cui si aggiunge una innegabile personalità artistica. Anna Ave sigla il professionale e divertente “trucco e parrucco”. Luci curate e fornite da Elettrofox. Hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo la Regione Veneto, la Provincia e la Città di Padova nonché Reteventi cultura. Franco successo, applausi per tutti e cordiali consensi.

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