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Prius Hybrid Car

Provata la nuova Toyota Prius

L’auto ibrida più di successo in Italia, la Toyota Prius, si rinnova profondamente, arrivando alla terza generazione. La nuova vettura ecologica della casa giapponese abbina a un motore elettrico da 82 cv, uno termico a benzina (1800 da 99 cv), negli allestimenti Base, Active, Executive. Esternamente la nuova Prius è tutta un’altra vettura, totalmente differente nelle forme alla precedente serie.

La linea è molto più accattivante e grintosa della precedente generazione, mantenendo un Coefficiente di Aerodinamicità ideale per risparmiare in fatto di consumi. Anteriormente l’auto è tutta nuova: il frontale è molto più aggressivo con il cofano spiovente, i gruppi ottici dal disegno dinamico e il paraurti bombato. Posteriormente abbiamo dei richiami alla serie precedente nello spoiler a metà portellone e nei gruppi ottici, molto simili a quelli della vecchia Prius.


Anche l’abitacolo interno è stato ridisegnato, ammodernandolo. A uno spazio da berlina media e una ottima qualità costruttiva, fa eco una plancia hi-tech, soprattutto nella parte della consolle centrale. Come sulla precedente Prius il quadro strumenti è in posizione rialzata centrale in plancia (quadro strumenti digitale con computer di bordo) con la novità della proiezione sul parabrezza della velocità di crociera. Avvolgente è invece la consolle centrale dove sono disposti i comandi radio, la pulsantiera del climatizzatore e la piccola e molto hi-tech levetta del cambio automatico, di un affascinante color blu elettrico.

Ed ora il test drive. La Prius guidata è stata la Active da 27750 €. La terza generazione della Toyota Prius arriva in un momento in cui le auto ibride, auto alimentate sia con motore elettrico che termico, iniziano a prendere piede sul mercato, grazie agli ecoincentivi governativi e a una voglia dei possibili clienti di essere più attenti all’ambiente che ci circonda. La modalità di funzionamento dell’accoppiata motore termico ed ibrido, sono identiche alla precedente serie (motore elettrico funzionante da solo dalla partenza a 45 km/h, accensione del motore termico raggiunti i 45 km/h e funzionamento in accoppiata del motore elettrico e termico e spegnimento del motore termico in decelerazione al raggiungimento dei 45 km/h) con la novità delle tre modalità di guida, selezionabili tramite dei pulsanti in consolle centrale (EV: funzionamento solo del motore elettrico; ECO: riduzione dei consumi; POWER: esaltazione del piacere di guida). Su strada l’auto è molto maneggevole e pratica, ma soprattutto assai ecologica grazie a emissioni di Anidride Carbonica pari a 89 g/km in modalità Power e a emissioni zero in modalità EV Elettrica e a consumi straordinariamente bassi (25 km/l), che le permettono di rientrare nella categoria Euro 5. Infine i prezzi: si va da 25900 € della 1800 Base ai 32800 € della 1800 Executive (Benzina).
 

Commenti all'articolo

  • Di pappaca (---.---.---.70) 29 novembre 2009 15:23

    Nel 2007 ho comprato una Prius e ne sono molto soddisfatto. Ma non l’avrei fatto se avessi saputo che il programma di assistenza stradale è una volgare bufala pubblicitaria. La scelta di una vettura ibrida non è razionale, è emotiva.
    Se siete abituati a valutare i pro e i contro di ogni acquisto, allora non opterete certo per una Prius:in città è scattante, agile, parca nei consumi e silenziosissima grazie al motore elettrico, ma che senso ha usare un’auto così ingombrante nel traffico urbano (naturalmente, per i taxi è un altro discorso)? fuori città invece è rumorosa, e non appena provate a premere l’acceleratore al frastuono del motore a benzina si aggiunge quello del cambio automatico E-CVT a variazione continua (come negli scooter); vi sembrerà di star guidando una Trabant. l’accelerazione è da piangere (siamo al di sotto della Fiat500, tanto per intenderci): se siete in pendenza, per quanto leggera, vi sorpassano anche le vecchiette in sedia a rotelle. la strumentazione è spartana, la posizione di alcuni comandi è infelice, la qualità del materiale usato per l’allestimento interno è modesta (è il massimo che si possa dire).
    Se invece seguite le vostre emozioni, allora il discorso cambia e il colpo di fulmine per quest’auto è garantito: scivolare in città come su un cuscino d’aria, essere immersi (in arresto) in un abitacolo assolutamente silenzioso, guidare una vettura che è un concentrato di tecnologia ancora oggi piuttosto rivoluzionaria, contribuire a combattere l’inquinamento (le emissioni di CO2 della Prius sono estremamente basse), e infine, perché no?, far parte di quello sparuto gruppo di guidatori "attenti all’ambiente" che non hanno bisogno di un SUV per farsi notare, rendono il tempo passato nel traffico (anche negl’ingorghi!) un vero e insuperabile piacere.
    La vettura ha però un enorme handicap: proprio la sua tecnologia, e non a caso la Toyota offre la solita garanzia di 3 anni sulla parte "normale" ma di ben 7 anni sulla parte elettronica. E per rassicurarvi offre anche un apparentemente stupendo programma di assistenza in caso di problemi su strada (prevedono l’intervento persino in caso siate rimasti senza benzina!). Disgraziatamente, ho avuto un problema all’estero ed Europ Assistance (che avrebbe dovuto erogare per conto della Toyota i servizi previsti) si è rifiutata d’intervenire. Potete leggere i dettagli della vicenda sul sito che ho appositamente creato (toyota.truffa.net) dove potrete anche ascoltare la registrazione telefonica tra me e la società di soccorso, nel corso della quale l’operatore mi ha confermato che non intendevano dare seguito alle garanzie previste dal programma della Toyota, ma il succo è questo: secondo Toyota avevo diritto all’assistenza, secondo Europ Assistance no, e io ho dovuto cavarmela da solo. Provate a immaginare cosa significa questo quando siete all’estero con un’auto che in caso di guasti non potete nemmeno spingere fuori strada a causa delle particolari soluzioni progettuali impiegate! Indipendentemente dal mio caso particolare, la Toyota si è dimostrata inaffidabile. Oggi ci sono molte auto tecnologicamente rivoluzionarie; sceglietene una che sia supportata da un vero servizio d’intervento stradale.

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