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Parlamento Europeo pulito

Con la pubblicazione dell’elenco definitivo degli eletti al Parlamento Europeo si stabilizza a tre il numero degli eurodeputati italiani condannati. Uno in meno rispetto alla scorsa legislatura (De Michelis) ma tanti nuovi “aspiranti”, ora indagati, concorrono a prendere il suo posto.

Abbiamo Antonello Antinoro (UDC/PPE) indagato in Sicilia per voto di scambio; Andrea Cozzolino (PD/S&D) ex Assessore alle attività produttive della Regione Campania, sotto inchiesta a proposito della costruzione di una centrale a biomasse in Provincia di Caserta (Biopower); Mario Pirillo (PD/S&D) un altro ex Assessore Regionale, questa volta all’Agricoltura e della Giunta Loiero, imputato, con richiesta di rinvio a giudizio nell’inchiesta “Why not?”. E’ uno dei 98 per i quali la Procura generale di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio e pare che le accuse vadano dal peculato all’abuso d’ufficio, alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e, dulcis in fundo, Clemente Mastella (PDL/PPE), rinviato a giudizio per presunti illeciti nell’assegnazione di incarichi e appalti.

Ma i record italiani non si fermano al numero di indagati e condannati che mandiamo in Europa. Ne abbiamo anche di altri, di cui essere orgogliosi! Dal sito del Parlamento Europeo: la danese Emile Turunen, classe ‘84, a soli 25 anni è la più giovane eurodeputata. 25 anni è l’età minima per essere eletti al Parlamento europeo. Fra gli italiani, la più giovane è Lara Comi, che diventa europarlamentare a 26 anni.

All’Italia il record opposto: il deputato più anziano del nuovo Parlamento è Ciriaco De Mita, 81 anni, già europarlamentare per due legislature e già Primo Ministro.

Ciriaco De Mita (PDL/PPE) non risulta tra i condannati. Ha beneficiato dell’amnistia del 1990. Fu imputato a Roma per corruzione nel processo sulle tangenti alla Dc per i lavori della centrale Enel di Gioia Tauro: reato caduto in prescrizione nel 1999. In alcuni altri processi a Napoli, dov’era imputato per corruzione e finanziamento illecito, è uscito in parte assolto, in parte prescritto, in parte archiviato. Rimane aperta l’inchiesta a Roma per corruzione in un filone laterale dello scandalo Parmalat. De Mita, insieme a Calisto Tanzi, al governatore della Liguria Claudio Burlando (Ds) e all’ex presidente delle Fs Lorenzo Necci (scomparso nel 2006), è accusato per un presunto giro di tangenti pagate a politici dal gruppo di Collecchio per un progetto (poi tramontato) finalizzato alla costituzione, nel 1995-96, di una joint venture fra la Cit Viaggi delle Ferrovie dello Stato e la decotta Parmatour. De Mita che pure è amicissimo di Tanzi, si è sempre proclamato innocente.

L’iniziativa per un Parlamento Europeo Pulito (che chiede la modifica dell’Atto Europeo del 1976 che regolamenta l’elezione dei Parlamentari Europeo) continua, in modo sorprendente, a raccogliere adesioni tra i gli eurodeputati italiani. Dopo Iovine, Arlacchi e Rinaldi (IDV/ALDE) hanno aderito recentemente anche Sonia Alfano (IDV/ALDE), Roberta Angelilli (PDL/PPE) e Rita Borsellino (PD/S&D).

Qualche giorno fa è stata resa nota anche la nuova composizione della Commissione Affari Costituzionali (Afco) del Parlamento Europeo, competente per materia sullll’emendamento che chiediamo a gran voce. Come qualcuno ricorderà la Commissione nella scorsa legislatura era presieduta dal socialista tedesco Jo Leinen che rispose alla nostra richiesta manifestando l’impossibilità di poter agire viste le elezioni europee prossime ma informandoci, nel contempo, che la questione poteva essere presa in considerazione dalla Commissione nella sua nuova composizione inserendola in una proposta di modifica dell’Atto del 1976 ai lavori del Comitato.

Leinen non è più Presidente del Comitato Affari Costituzionali. Al suo posto è stato eletto l’italiano Carlo Casini (UDC/PPE) dello stesso partito del leader omonimo Pierferdinando. Insieme a lui gli altri italiani membri della stessa Commissione sono Roberto Gualtieri (PD/S&D) e Potito Salatto (PDL/PPE).

Noi restiamo fiduciosi che il nuovo presidente Carlo Casini faccia proprio l’auspicio del suo predecessore Leinen mettendo all’ordine del giorno delle prossime sedute del Comitato, l’emendamento all’Atto del 1976 nel senso da noi richiesto (incandidabilità/ineleggibilità dei condannati).

Attivati anche tu per un Parlamento Europeo senza condannati! Ecco cosa puoi fare


- 
 invia una mail al nuovo Comitato Affari Costituzionali e petizioni del Parlamento Europeo;


- scrivi ai nuovi membri della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo;

- scrivi ai nuovi capigruppo del Parlamento Europeo

Esempio di e-mail da poter inviare:

I’m writing you to ask the amendment of the Act concerning the election of representatives of the European Parliament by direct universal suffrage, annexed to Council Decision 76/787/ECSC, EEC, Euratom of 20 September 1976 to prevent and protect EP from convicted people so that they cannot become European Members of Parliament at Strasbourg and Brussels.


As you may know the above Act today doesn’t say anything on this situation and re-calls only the national laws of the European members so the consequence is that, as, for example, in Italy there is no law that prevents convicted people from becoming elected Italy has the bad record for number of sentenced people who sit not only in Italian Parliament but also in the European one.
I know that there is a Recommendation of the 30 May 2002 on the draft Council decision amending the Act concerning the election of representatives of the European Parliament by direct universal suffrage, annexed to Council Decision 76/787/ECSC, EEC, Euratom of 20 September 1976 but unfortunately there is still no prevision in it about this matter to prevent convicted people being elected at the EU Parliament.
For this reason I’m addressing to you, trusting in your sensitivity toward this problem and asking you to handle to amend the Act to reach the goal above described, conforming the forecasts for all the European Members of Parliament, in a way that in the future there will be no more convicted people in the European Parliament, as it still happens, unfortunately, these days, for serious crimes as well.
I look forward to receiving an answer from you
I thank you in advance
Best Regards;




- iscriviti al gruppo su Facebook (già oltre 4200 iscritti);


-  scrivi al tuo Eurodeputato e chiedigli di prendere posizione sull’iniziativa;


- contatta EuroNews chiedendo di occuparsi dell’argomento;


- inserisci il logo dell’iniziativa sul tuo blog Copia e incolla il codice:
local/cache-vignettes/L160xH110/parlamento_eabe0-cbe5f.png

 

Leggi tutti i post di questa iniziativa

Commenti all'articolo

  • Di Mario Pirillo (---.---.---.88) 12 agosto 2009 11:26
    Ho avuto ed avrò sempre il massimo rispetto per la Magistratura. Non è la prima volta che la Procura della Repubblica di Catanzaro formula una richiesta di rinvio a giudizio a mio carico per fatti connessi al mio ruolo istituzionale: in passato, in relazione a tali richieste, Magistrati sereni ed equilibrati hanno puntualmente riconosciuto la assoluta mancanza di profili di illiceità nei miei comportamenti, con sentenze neppure impugnate dall’Ufficio di Procura; sono sicuro che Magistrati sereni ed equilibrati perverranno alla medesima conclusione anche in relazione alla inchiesta "Why Not", nella quale non mi sento imputato, bensì vittima. Vittima di uno scontro tra Pubblici Ministeri che, lungi dall’essere -essi- sereni ed equilibrati, per ragioni di reciproca opportunità, a tutti note, conclamate dal voluto clamore mediatico, hanno dato sfogo ad una inquisizione "integralista", contro i politici e la politica, senza valutare, senza interrogare, senza considerare.-
    II CSM e la Corte di Cassazione hanno già espresso le loro severissimecondanne verso chi ha dato inizio a questo scontro, e che, paradossalmente, su tanto ha costruito il proprio "merito" per entrare anch’egli in politica.-
    Scenari del genere fanno comprendere a tutti gli italiani come sia facile restare vittima di uno o più P.M. per fatti assolutamente insussistenti, e solo perché impegnato in politica.-
    Sopporto, dunque, con amarezza ma con fiducia l’essere -ora- imputato, in quanto vittima, ma non reo.-

    Mario Pirillo - Parlamentare europeo

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