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 Home page > Attualità > Cronaca > Padre Pio Bum Bum

Padre Pio Bum Bum

 

Ne ho girate di città. Ne ho visti di paesi.


Ma tante cappellette votive
non ne ho mai viste così come a Napoli. Ce ne sono di tutti i tipi, di tutti i colori, di tutte le misure. Alle entrate dei parchi, alle uscite dei bassi.

Su questi altarini di marmo spesso ci sono foto di giovani, avvolte da rosari e da crocifissi. Di giovani ma anche di vecchi, morti per un motivo ben preciso, o forse senza un perchè.

Forse Padre Pio è quello che mette tutti d’accordo, anche se San Gennaro e la Madonna dell’Arco restano comunque i più richiesti. Quelle statuette spesso diventano tatuaggi in petto, dietro la schiena, sotto l’avambraccio o dietro al polpaccio; accanto a nomi di figli o a date di nascita, a profili di Indiani, di Che Guevara o di Maradona.

L’ultima preghiera di Napoli sembra essere affidata a loro. A queste statuette di marmo mute, che se potessero parlerebbero e come.

Racconterebbero di voti mai mantenuti, di preghiere dette un pò a caso e un pò a memoria, di riassunti di vite straziate dai malanni e dai malaffari.


Ogni quartiere custodisce la sua cappelletta e l’abbellisce con fiori, pagelline di defunti e simulacri. Non sono mai sporche, non ho mai visto margherite o crisantemi appassiti, anche nei quartieri più degradati e più malfamati.

Molto probabilmente se i Napoletani custodissero Napoli come le loro cappellette votive, dell’emergenza rifiuti non ci sarebbe stata nemmeno l’ombra.

A quanto pare sembra che la statua di Padre Pio del Rione Traiano, fosse stata trasformata in una SantaBarbara: questa non è nè una blasfemità nè uno scambio d’identità.

E proprio così: la statua del frate capuccino di via Orazio Coclite era stata trasformata in una SantaBarbara, perchè al suo interno conteneva una pistola Beretta 7,65 ed un’altra Viking Raikal MP-446.

Non è la prima volta che capita, ad agosto a Scampia sempre sotto un altro Padre Pio, furono ritrovato tre pistole ed un fucile, per non dimenticare le 3 pistole e le 21 cartucce sotto la Vergine Madre di Via Bakù.

Tra Sacro e Profano, tra Santi e Cocaina, tra Preghiere e Cartucce, le statuette sono trasformate in veri e propri arsenali nascosti dei clan.

Anche l’ultima preghiera di Napoli è stata confutata: non resta che la coca e le armi a chi cerca protezione dal Dio Denaro, anzichè dai Santi.

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