Ospedale Monaldi di Napoli, epidemia di legionella?

Dilemma legionella.

Le infezioni ospedaliere colpiscono gli ospedali di tutte le nazioni, anche quelle più avanzate in civiltà e tecnologia, purtroppo il fenomeno si riesce a controllare con grosse difficoltà ed il numero di morti per infezione ospedaliera nel mondo è ancora alto.

Gli ospedali napoletani ovviamente non sono esenti da questa vera e propria piaga che colpisce la sanità. Ma è pur vero che gli ospedali napoletani per la maggior parte sono strutturalmente fatiscenti con impianti idrici molto vecchi, mai rammodernati e la Regione tra le mille difficoltà di far funzionare la sanità pubblica spesso boicottata per favorire la sanità privata, dedica poca attenzione e pochi mezzi al controllo delle infezioni ospedaliere.

L’allarme però lanciato dalla Procura generale napoletana è inquietante. Lo stesso procuratore generale persona attenta e illuminata in un’intervista invita in modo quasi perentorio i cittadini a non recarsi all’Ospedale Monaldi per la presenza della “legionella” batterio abbastanza temibile che attacca le vie respiratorie, invita tutti a recarsi in altri ospedali, addirittura afferma che non andrebbe mai al Monaldi. A questo punto ci inquieta sapere che il sequestro partirà dal primo settembre, ci inquieta sapere nel frattempo cosa farà la “legionella”? E i pazienti? E il personale? Perché settembre? C’è o non c’è la “legionella”?

A rassicurare tutti comunque è intervenuta poi la docente della cattedra di igiene dell’Università Federico II di Napoli prof.ssa Triassi dichiarando che la notizia uscita sui media riguardava il primo prelievo dei campioni, ma dopo l’intervento di sanificazione i campioni erano tutti nella norma.

Pazienti e lavoratori tirano tutti un sospiro di sollievo. Rimane però il problema delle infezioni, non bisogna assolutamente abbassare la guardia, bisogna stanziare più fondi per il controllo, formare il personale dipendente interno e specializzarlo.