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@Orsatti63, una sfida per la piccola editoria digitale

"Ricominciare a pensare libri, a sognarli. E rimettersi in gioco facendosi editori se necessario". E' questo ciò che ha spinto Pietro Orsatti a immergersi nel suo nuovo progetto: @orsatti63 eBook editions (già il nome è alternativo alla solita editoria). Si tratta di una piccola casa editrice di soli "ebook", ebook non intesi come gadget, idea che oggi spesso si fa passare, ma veri ebook, veri libri anticonformisti, per chi crede che la lettura possa ancora dare qualcosa.

L'idea di partenza è questa, una chiacchierata tra appassionati di libri:

“Sebastiano, penso che sia arrivato il momento di farlo questo passo. Mettere in piedi una piccola casa editrice, artigianale, curata, pensata. Come si faceva una volta, con un chiaro progetto culturale e politico”.

“Non hai una lira Piè. A volte neanche per mangiare”.

“E che c’entra? Una casa editrice è un’idea, un mestiere. E tu sai perfettamente cosa stritolerebbe un editore classico se volesse aprire. La stampa, la distribuzione e il magazzino. Io pensavo a altro. A quell’1% del mercato librario. Gli ebook. I costi sono il lavoro. E i rapporti. E poi le tasse e la quota che si trattiene la piattaforma di distribuzione”.

Ma cosa si pubblica? Solo libri, quelli che l'editore, e chi lavora con lui, leggerebbero. Non è un mercatino, è una scelta, c'è una selezione, un senso, un interesse.

Il mercato del libro negli ultimi anni fa molto discutere, il futuro del libro sembra essere ora in gioco, soprattutto in Italia. Unire tecnologia e cultura suscita accesi dibattiti. Ci sono sempre trasformazioni in atto quando si parla di digitale e questo a volte spaventa. Le ormai diffuse biblioteche digitali sono sicuramente un passo in avanti, ma restano a tutt'oggi solo un appoggio per lo più divulgativo e scientifico.

Ostacoli culturali e tecnici rallentano un processo di diffusione e di giusta accoglienza del libro elettronico. Il libro a stampa resta sempre il preferito. Eppure... eppure c'è qualcosa che può dare una svolta a questa "riluttanza". C'è chi ci crede, ma crede che comunque alla base debba esserci una certa qualità, una logica editoriale, anche dietro il mercato degli ebook. 

@Orsatti63 nasce da questa speranza, dalla voglia di dare anche spazio a ottimi scrittori, ma che non trovano posto nell'editoria cartacea. Perché la scrittura di qualità è tale a prescindere dal formato in cui è edita.

Ma chi è Pietro Orsatti? Nasce a Ferrara, vive a Roma. Dalla sua penna son usciti due libri (“A schiena dritta” e “L’Italia cantata dal basso”), a breve verranno pubblicati anche due romanzi (“Nuddu” e “Italian Tabloid”); sono venti i documentari e nove gli spettacoli teatrali a cui ha collaborato. Tre, poi, gli ebook (“Roma, un reportage” , “Il Lampo verde” e “Utopia Brasil”). Pietro è anche collaboratore dalla prima ora di AgoraVox Italia.

A inaugurare il progetto sono 3 ebook: “Porcilandia” di Sebastiano Gulisano, “Eco MUOStro a Niscemi” (5 giugno) di Antonio Mazzeo e poco dopo “Italian Tabloid” dello stesso Orsatti sui temi di mafia.

Che dire, in bocca al lupo a Pietro e a questo progetto.

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