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Home page > Attualità > Operai che muoiono e intorno un mare di bugie

Operai che muoiono e intorno un mare di bugie

Ancora 3 morti alla Sabino Esplodenti. Un commento di Daniele Barbieri; a seguire un articolo di Vito Totire.

LA NOTIZIA del 13 settembre (questo si sapeva intorno alle 16)

Rainews48

Una esplosione si sarebbe verificata alla Sabino Esplodenti di Casalbordino, per cause ancora in corso di accertamenti. Secondo le prime informazioni fornite dal 118 ci sarebbero almeno tre vittime. Diversi i feriti. Sul posto i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e il 118. Si cercano eventuali dispersi.

Anche nell’esplosione che si verificò nel dicembre del 2020 alla Esplodenti Sabino di Contrada Termine ci furono tre vittime. La fabbrica smaltisce e recupera polvere da sparo da bonifiche e si trova a Casalbordino, in provincia di Chieti.

L’ultimo incidente mortale in Abruzzo che ha riguardato fabbriche o depositi di materiale pirico risale allo scorso febbraio quando un uomo morì nell’esplosione di un deposito alle porte di Teramo. L’azienda del vastese non è nuova a queste tragedia: nella stessa fabbrica nel 1992 era morto il 48enne Bruno Molisani, ucciso dall’innesco di una spoletta; e nel 2009 due persone rimasero ferite gravemente in un’esplosione.

Chi ci governa, chi finge di informare e chi invece muore.

di Daniele Barbieri

In questo piccolo blog ospitiamo spesso gli articoli di Vito Totire e oggi pomeriggio era “di turno” un suo contributo sui fuochi artificiali a Russi di Romagna – lo trovate subito sotto – previsti per il 17 e 18 settembre.

Le agenzie fanno sapere di una nuova strage a Casalbordino. Sui morti precedenti (*) praticamente nulla si sa. Un breve sdegno rituale e poi tutto come prima.

Il mondo in cui viviamo funziona così. Gli operai muoiono e le “autorità” un pochino si rammaricano per poi continuare a fare DI TUTTO nel concreto perchè sul lavoro si crepi di più: appalti e mancati controlli, amnistie e leggi filo-padronali, consentire aumento di ritmi e di orari…

Poi ci sono molti amministratori locali che fanno spesso i fuochi artificiali: c’è sempre una merdosa Notte Rosa o un patrono (mai sentito nominare fino a pochi anni fa) che bisogna festeggiare. I fuochi sono molto inquinanti, del tutto inutili e piuttosto pericolosi (soprattutto durante produzione e trasporti) ma la maggior parte degli amministratori pensa che possano portare 5 voti in più.

(*) cfr Strage Casalbordino 2020: chiuse le indagini della… e Casalbordino: ennesima strage di operai (entrambi di Vito Totire).

17 e il 18 settembre: fuochi artificiali a Russi

di Vito Totire (**)

«Parlamm e nun ce capimm?». Così dice il comico Giobbe Covatta in un suo spettacolo; d’accordo sulla offerta di corsi di italiano agli immigrati ma sarebbe congruo associare analoghi corsi per sindaci, prefetti, procuratori e esponenti della cosiddette “pro loco”. Adesso in vista della festa per la Madonna dei sette dolori qualcuno insiste per i fuochi artificiali a Russi.

La questione è semplice: i fuochi artificiali inquinano, comportano rischi immediati e a lunga scadenza. Sin dalla fase della loro produzione, sono una merce inquinante, mortifera e foriera anche di stragi operaie come abbiamo visto a Modugno qualche anno fa.

Di recente a Ozzano Emilia a latere della festa dell’ignaro san Cristoforo, facilitati dal vento si sono sviluppati alcuni piccoli incendi che hanno preoccupato e irritato molti cittadini. Ma il sindaco ha risposto in maniera “brillante”: i fuochi erano autorizzati dal SUAP. Anche ad Altamura la «Madonna del soccorso» ha preso fuoco; e a Mileto un uomo è morto colpito dal pezzo di un cannone sparacoriandoli …

La parola magica SUAP – sarà lo “Sportello unico per le attività produttive” oppure cosa? – a Ravenna è giunta all’attenzione del movimento ecologista per una vicenda più grande e grave che sarebbe il rigassificatore.

Ecco a voi SUAP: PAROLINA MAGICA E INQUIETANTE usata come alibi dai sindaci.

Più volte abbiamo documentato (anche con un grafico di una sezione regionale dell’Arpa) a numerose istituzioni – elettive e non – che l’uso dei fuochi determina picchi evitabili di poveri sottili: la letteratura scientifica evidenzia la complessità e rilevanza di inquinanti dispersi nell’ambiente … senza tacere del rumore con l’impatto che questo ha sulla salute umana e su quella animale. Risposte istituzionali ? CATATONIA CRONICA

La storia purtroppo procede per amnesie criminali. Nel 1965 che l’amianto fosse cancerogeno era accertato (dal 1935) e un certo dottor Wells dichiarò a NY nel corso della seduta annuale del Congresso delle scienze che l’amianto ammissibile era quello uguale a zero. Ci sono voluti altri 30 anni perché il Parlamento italiano sposi la valutazione di Wells.

(**) Vito Totire è portavoce della RETE EUROPEA PER LA ECOLOGIA SOCIALE

Questo articolo è stato pubblicato qui

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