Onorare Michael Jackson: l’appello del mondo al Congresso degli Stati Uniti
Dall'America all'Australia, dal Brasile al Giappone, dal Sudafrica all'Iran passando per l'Italia dove tutto è cominciato. Il tam tam sui social network è irrefrenabile: Sign and Share. In migliaia lo hanno fanno, nomi noti, meno noti, fan incalliti o semplici appassionati di musica. E anche membri della famiglia dell'artista, incluso il primogenito Prince.
Nessuno ha voluto rinunciare alla possibilità di onorare il Re del Pop, Michael Jackson, a quasi 7 anni dalla sua scomparsa attraverso una petizione per chiedere al Congresso degli Stati Uniti d'America di conferire alla pop star la prestigiosa onorificenza di icona culturale e filantropica.
In realtà, questa mobilitazione popolare non stupisce chi ha seguito il fenomeno Michael Jackson sin dagli albori. È noto, infatti, il rapporto viscerale che legava il cantante ai suoi fan. Un fil rouge che non si è mai spezzato e che è diventato ancora più coriaceo con la prematura dipartita dell'artista.
Oggi non ci sono più concerti da aspettare, speranze, illusioni, sogni. È tutto finito. Eppure, tutto continua in maniera diversa e al tempo stesso dirompente.
Non è raro vedere manifestazioni, eventi e associazioni senza scopo di lucro che, attraverso il nome di Michael Jackson, mirano a "guarire il mondo". Un'eredità lasciata dall'artista che va ben oltre il suo indiscutibile patrimonio musicale.
"Ora tocca a noi" afferma una fan dopo aver firmato la petizione. "Lui ci ha dato tanto ed è tempo di fare qualcosa di concreto per lui".
Manca poco al raggiungimento dell'obiettivo. Atropo ha reciso una vita, ma non un amore. In quello ha miseramente fallito.
F. Piano
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