• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Economia > Occorre esser prodighi per mantenere la prosperità

Occorre esser prodighi per mantenere la prosperità

L'Europa dovrà lavorare ''molto duramente'' per mantenere il suo generoso sistema di welfare e rimanere competitiva. Lo dice il cancelliere tedesco Angela Merkel in una intervista al Financial Times: ''Se l'Europa oggi rappresenta il 7% della popolazione mondiale e il 25% del pil ma deve finanziare il 50% della spesa sociale globale è ovvio che c'è molto lavoro da fare per mantenere tale prosperità e il suo stile di vita''.

Già, toccherà lavorare duramente, e qua iniziano i garbugli.

La spesa pubblica deve surrogare una spesa privata insufficiente per mantenere quella prosperità, dicono i keynesiani dello Stato crasso e grosso.

Macchè, tocca alla spesa privata surrogare una spesa pubblica altrimenti ipertrofica, ribattono i liberisti dello Stato smilzo.

Et voilà, gli economisti della reflazione: col sostenere i consumi gli uni, la produzione gli altri, tentano di attrezzare stampelle per la crescita.

Fanno pressappoco cosi.

I secondi, duri e puri, al grido di produttività e competitività mettono al centro il lavoro, tutt'intenti a ridurne quantità e costo. Toh, il modo per rendere le risorse di reddito insufficienti ad acquistare quanto le Imprese, così adeguatamente attrezzate, avranno copiosamente prodotto.

I primi, bastian contrari, ribattono: altro che ridotte, le quantità di quel lavoro vanno aumentate per guadagnare e poi spendere; costi quel che costi, portano al mercato merci fuori mercato.

Per riffe o per raffe insomma troppa offerta, poca domanda, crescita insufficiente e la prosperità, pah...

Da cotanto cimento dottrinario non sembra cavarsi un ragno dal buco.

E che dire se, per migliorare l'impiego delle risorse produttive di sistema, il da farsi venisse ancorato al meccanismo di trasmissione del tornaconto economico: quello che va dalla produzione al consumo privato, attraverso l'erogazione di un compenso che remuneri quell'indifferibile esercizio di acquisto al fin di rendere prodiga la consumazione?

Già, un “compenso di scopo” per dare spinta alla domanda aggregata.

Proprio quello che fa ri-produrre, creando pure lavoro e occupazione.

Che non aggrava il fardello del debito per le famiglie.

Che innesca pure quelle rimesse fiscali, buone per la spesa pubblica, acciocché lo stato sbrighi il ruolo che gli tocca, senza rischiare il default.

Giustappunto, rendere fluido e prodigo il meccanismo produttivo, per tutti gli operatori che vi operano, si può: buono per riportare in equilibrio un sistema economico, ottimo per la crescita.

Anzi si deve, perché occorre essere gente prospera per esser prodighi. Prodighi per mantenere la prosperità.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares