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Obama annuncia l’offensiva contro l’ISIS

In un discorso in diretta alla nazione il presidente Obama illustra l’offensiva che verrà lanciata contro i militanti dello Stato Islamico in Iraq. Per la prima volta, anche in territorio siriano.

 
 
Ho messo in chiaro che ci sarà la caccia ai terroristi che minacciano il nostro paese, ovunque si trovino” ha affermato Obama. “Questo significa che non esiterò a prendere provvedimenti contro ISIS in Siria, così come in Iraq. Questo è un principio fondamentale della mia presidenza: se minacci l’America, non troverai nessun rifugio sicuro“.

Nella lotta contro l'ISIS non possiamo contare su un regime di Assad che terrorizza il suo popolo, un regime che non potrà mai riconquistare la legittimità che ha perso. Invece, si deve rafforzare l’opposizione come il miglior contrappeso estremista all'ISIL, pur perseguendo la soluzione politica necessaria per risolvere la crisi siriana una volta per tutte“, ha aggiunto Obama riferendosi al regime di Assad e alla situazione in Siria.

Obama ha anche annunciato che sta inviando altri “475 membri di servizio in Iraq per sostenere le forze irachene e curde con l'addestramento, l’intelligence e le attrezzature.” “Questi membri di servizio si uniranno le diverse centinaia di membri di servizio americani inviati in Iraq nel mese di giugno per valutare il modo migliore per sostenere la sicurezza irachena“, ha aggiunto.

Invece, la campagna militare sarà potenziata e combattuta “attraverso un costante, incessante sforzo per eliminare lo Stato Islamico ovunque si presenti, con la nostra forza aerea e il nostro sostegno alle forze partner su terra“.

Il presidente americano ha sottolineato che egli non esiterà ad intraprendere un’azione militare diretta contro i terroristi in Siria e in Iraq e a “degradare la leadership di ISIL e la sua capacità operativa“.

Obama ha anche fatto capire che gli USA si metteranno alla guida di una vasta coalizione internazionale che ha come fine quello di annientare l'ISIS. Per Obama l'ISIS rappresenta una minaccia anche per gli USA. Riguardo all’Islam poi, “l’Isis non è Islam”, ha precisato il presidente americano, “nessuna religione giustifica le barbarie e l’uccisione di innocenti“.

Voglio che gli americani capiscano che non sarà come la guerra in Iraq e in Afghanistan“, ha affermato Obama. “Non saranno coinvolte truppe americane sul suolo straniero“, ha assicurato il presidente, che invece ha sottolineato che gli Usa useranno tutta la loro “potenza aerea” per sostenere le truppe alleate sul campo: iracheni, curdi e i gruppi di ribelli siriani.

Dopo l’uccisione di Steven Sotloff e James Foley Obama non ha potuto non intervenire con un’azione di guerra che sembra favorire anche il regime di Assad. Un’azione di guerra che, come già detto nei giorni passati, richiederà molto tempo e dispendio di energie.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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