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O’ carabiniere: storia di Sementa comandante dei Vigili Urbani di Napoli

Prima di arrivare a Via Giaxa, già si iniziò a parlare di lui: si parlava di un carabiniere che avrebbe dovuto comandare i vigili, per i sindacati la sua nomina fu un vero e proprio "schiaffo agli interni".


Poi arrivò al comando generale della Polizia Municipale, e subito seminò il panico.
Giurò di voler svuotare gli uffici, "Più vigili per strada", dichiarò.

Poi si scagliò contro i parcheggiatori abusivi, e lì, O’ Carabiniere non ebbe nessuna pietà.

Poi si scagliò contro i clienti dei parcheggiatori abusivi: 28 avvocati denunciati con l’accusa di favoreggiamento.

Poi arrivarono le minacce, il gossip, i malumori.

Arrivò lo schiaffo a quel giornalista che pubblicò l’indirizzo di casa sua in seguito alle minacce di morte, poi arrivò la querela alle Iene che l’accusavano di multe prese dal figlio e mai pagate; poi arrivò la bufera di polemiche per la circolare del vicecomandante Agliata, che parlava di promozioni per i vigili che effettuavano più multe.

E poi arrivarono i colleghi.

Stamattina li ha chiamati le "mele marcie".

L’ 11 maggio denunciò 5 vigili urbani per truffa e falso ideologico, uno dei cinque era anche un noto esponente sindacale.

E poi la vera notizia, quella di ieri: il Generale dei Vigili Urbani, Luigi Sementa, ex-colonnello dei Carabinieri, ha colto in flagrante ed ha arrestato due vigili urbani per una tangente di 800 euro ad un cantiere in Piazza Dante.

Quella dei vigili contro i vigili è una delle tante immagini sbiadite di Napoli, che non dovrebbe essere mai dimenticata: quando lessi delle 37 ordinanze di custodia cautelare nel comune di Giugliano, a vigili, imprenditori e funzionari comunali pensai a dove fossero i delinquenti in quel momento, dove fosse il marcio, dove fossero i soliti Casalesi e i soliti Di Lauro dei maxi-blitz, ma soprattutto dov’era lo Stato.

Lo Stato, pensai, è in qualsiasi casa, in qualsiasi strada, in qualsiasi ufficio, in qualsiasi quartiere, in qualsiasi stazione, in qualsiasi locale, in qualsiasi bar, in qualsiasi città, in qualsiasi Paese...

E l’AntiStato?

La mafia, la camorra, la ’ndrangheta dove sono?
Sono dappertutto. L’unica differenza è che nel secondo caso è superfluo elencare dove.

O’ Carabiniè, cosa dire di più, mi hai fatto emozionare.
Oggi ci hai fatto sentire meno soli. Continua così.

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