Nymph, Mamula o Killer mermaid?
Che vi troviate davanti a Nymph, a Killer mermaid o a Mamula, sappiate che siete di fronte allo stesso film, che sta facendo il giro del mondo con titoli tra i più vari (a volte capita).
Sappiate però anche che si tratta di un filmaccio, con un paio di belle donne ed un mostro affascinante e letale, una recitazione più che scadente e diversi errori decisamente evidenti.
Insomma Milan Todorovic prende in mano un’idea buona e poco sfruttata, come quella della sirena assassina (e del resto questo dice la mitologia) e la trasforma in un filmetto banale e poco funzionante.
Due ragazze, una figa e l’altra quasi, accettano l’invito dell’ex fidanzato della prima a trascorre una vacanza insieme a lui ed alla nuova fidanzata (che ovviamente nulla sa della precedente relazione).
L’intreccio amoroso è intrigante, ma rimane fine a se stesso e colorisce solo un po’ i contorni della vicenda.
Perchè la vicenda racconta che sull’isola di Mamula, ex penitenziario ora abbandonato, venga mantenuta in vita una sirena, splendida, capace di ammaliare con la propria voce e bramosissima di carne umana… maschile per lo più.
Un folle abitante della zona è innamorato perso della bestia codata e le procura cibo quando può… e i quattro giovani visitatori sono cibo a disposizione e facile facile.
Finirà naturalmente in vacca per quasi tutti…
Il film inizia con un discreto omicidio ed un seno nudo assolutamente inutile (ma apprezzabile). Poi si passa a Natalie Burn che esce dall’acqua in maniera decisamente sensuale e se ne va in giro con i pantaloncini sbottonati per il resto del film.
La cosa migliore del film (signorine a parte) è l’isola di Mamula, location davvero affascinante e immagino spunto iniziale per la storia.
Non mancano citazioni sparse da Melville e da Kafka, mentre la chicca assoluta è la pagina de La Stampa appesa nel luogo dove il folle conserva gli articoli di giornale che riguardano le sparizioni.
Peccato, perchè l’idea della sirena killer non è male ed avrebbe bisogno di una sorte migliore.
Altro non starò a dirvi…
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