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Non buttiamoci giù, o almeno pensiamoci!

Una commediola “senza nulla da pretendere”, classica, ben fatta, che parte da uno spunto interessante ma poi non ha grosso respiro. Pascal Chaumeil fa comunque un buon lavoro e Non buttiamoci giù funziona, spinge a qualche riflessione (pur ovvia) e strappa qualche risatina ai meno pretenziosi.

Martin è un presentatore discretamente famoso che vede il mondo crollargli addosso quando scopre che la ragazza con cui va a letto ha 15 anni ed esplode il caso. Perde moglie, lavoro, speranze e decide di suicidarsi. La notte di capodanno sale su un grattacielo ed è pronto a lanciarsi nel vuoto, solo che qui incontra altri tre disperati pronti a compiere lo stesso gesto ed il progetto si blocca.

I quattro fanno un patto, non si suicideranno fino a San Valentino, altra data tipica. Solo che poi finisce che si avvicinano, si conoscono meglio, fanno perfino una vacanza insieme e la voglia di suicidarsi diminuisce…quasi per tutti.

Vario il cast ed i motivi del tentato suicidio. Di Martin, Pierce Brosnan, abbiamo già detto. Poi abbiamo la bionda Imogen Poots, figlia delusa di un noto politico che vorrebbe un po’ di libertà. Aaron Paul ha un tumore al cervello (anche se poi…),Toni Collette un figlio disabile che ha curato per tutta la vita.

La storia si avvita sulle situazioni personali, che ci vengono raccontate pian paino, in un alternarsi di voci narranti. Poi irrompe l’amicizia, o almeno la condivisione delle difficoltà.

Diciamo però che forse dal soggetto iniziale di Nick Horby si sarebbe potuto tirare fuori qualcosa di più interessante.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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