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No alla Legge Bavaglio anche a Trieste

Mobilitazione della società civile triestina contro la Legge Bavaglio, ma non solo.

No alla Legge Bavaglio anche a Trieste

Ieri 1 luglio a Trieste, nella centralissima Piazza Unità, dalle 18 alle 19,30 si è svolto il presidio e volantinaggio organizzato dall’Assostampa del Friuli Venezia Giulia contro la cosiddetta Legge Bavaglio che l’attuale Maggioranza di governo vorrebbe veder approvata entro l’autunno. Il presidio triestino ha avuto luogo in concomitanza con la manifestazione nazionale di Roma e con altre analoghe iniziative organizzate in altre città italiane. Al microfono dell’Assostampa, sotto l’attenta conduzione del Segretario Gianni Martellozzo, si sono succeduti numerosi partecipanti. Oltre a giornalisti e scrittori, come Cristina Bongiorno, Luciano Ceschia, Luciano Comida, Stojan Spetic, han espresso il loro punto di vista alcuni esponenti politici di opposizione anche extraparlamentare (Gruppo Grillo Trieste, PD, IdV, Sinistra, libertà e ecologia, Giovani Comunisti).
 
Denominatore comune di tutti gli interventi è stata l’indignazione e la preoccupazione per la situazione politica e sociale in atto nel nostro Paese. La psicologa Valentina Peloso Morana ha inoltre evidenziato come la Legge sembri quasi giustificare la pedofilia. A coronamento della manifestazione Maurizio Bekar, giornalista professionista neo-eletto Coordinatore nazionale della Commissione Lavoro Autonomo della FNSI, ha denunciato le insostenibili condizioni in cui sono costretti a lavorare migliaia di giornalisti freelance, riportate anche in un volantino che ha distribuito tra i presenti

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