• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca Locale > Nella provincia di Ancona l’acqua pubblica zampilla ancora

Nella provincia di Ancona l’acqua pubblica zampilla ancora

Dopo la vittoria del sì al referendum, quale futuro per l’acqua pubblica? Ad illustrare le sfide aperte da uno scenario normativo ancora incerto, i rischi per le tariffe e le minacce per gli investimenti è l’Autorità d’Ambito Ottimale n.2 “Marche Centro - Ancona”, in collaborazione con l’ANEA (Associazione Nazionale Autorità e Enti di Ambito)

A 5 mesi dal referendum che ha proclamato “l’acqua pubblica” e che ha confermato la gestione in house da parte di Multiservizi Spa, per l’acqua pubblica della provincia di Ancona si aprono nuove sfide. Sono quelle dettate da un quadro normativo ancora incerto che pone il servizio idrico “post-referendum” in una grave situazione di stallo.

All’indomani del referendum e alla vigilia della soppressione delle Autorità d’Ambito, prevista per il 31 dicembre, quale futuro per l’acqua pubblica? Quali ripercussioni per le tariffe e per gli investimenti? Quali rischi per la qualità del servizio e per il suo controllo?
 

Sono queste le minacce che incombono sull’acqua pubblica; sono questi gli spunti di riflessione che l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale n. 2 “Marche Centro-Ancona” e l’ANEA, l’Associazione Nazionale delle Autorità ed Enti di Ambito, lanciano in occasione della Giornata di Presentazione della Relazione sullo stato del servizio idrico integrato nell'A.T.O N.2 "Marche centro-Ancona" 9a edizione in programma per oggi mercoledì 23 novembre, alle ore 10, presso la Sala Raffaello (piano terra) della Regione Marche, in via Gentile da Fabriano 9 – Ancona
 con Marisa Abbondanzieri Presidente A.A.T.O n 2 “Marche Centro-Ancona”, Massimiliano Cenerini Direttore A.A.T.O. n. 2 “Marche Centro-Ancona”, Luciano Baggiani Presidente ANEA (Associazione Nazionale Autorità e Enti di Ambito).

Dalla sorgente al depuratore fino al rubinetto, la “filiera acqua” dell’anconetano è al centro dell’analisi dell’A.A.T.O. 2 che ne fotografa lo stato attuale (disponibilità, qualità, dotazione impiantistica, investimenti, finanziamenti e tariffe) e ne tratteggia i futuri scenari e le prossime sfide.

Dopo la vittoria del referendum che ha abrogato la norma relativa alla determinazione della tariffa del Servizio Idrico Integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito, l’acqua pubblica, minacciata dal rallentamento degli investimenti e dalla fuga di capitali, torna al centro del dibattito: chi finanzierà il servizio idrico? Quali rischi per gli investimenti e per le tariffe? E per la qualità del servizio?
 E soprattutto, alla vigilia della soppressione delle Autorità d’Ambito (gli enti regolatori del servizio idrico) prevista per il 31 dicembre, quali scenari si aprono per il suo controllo?

In assenza di un’Agenzia nazionale, di un nuovo metodo tariffario e di una legge regionale volta a regolare il servizio, in completa balia di un quadro normativo, nazionale e locale, instabile e dai contorni indefiniti, l’acqua pubblica in provincia di Ancona “zampilla” ancora, ma “naviga” in un mare di incertezze.
 A fotografare lo stato attuale dell’acqua “nostrana” e a tratteggiarne i futuri scenari e le prossime sfide saranno il Direttore dell’A.A.T.O. n.2 Massimiliano Cenerini, Marisa Abbondanzieri, presidente e Luciano Baggiani, Presidente ANEA (Associazione Nazionale Autorità e Enti di Ambito).

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares