Nave italiana sequestrata: come combattere la nuova pirateria?

La nave Enrico Levoli della compagnia Marnavi ha subito un attacco da parte di pirati al largo delle coste dell'Oman
Erano le 5 di ieri, ora italiana, quando un gruppo di pirati ha abbordato la petroliera Enrico Levoli che trasporta soda caustica. Si trovava esattamente a queste coordinate 18.3N - 57.6E ed ora si troverebbe a 17° 35'.3 N - 056° 52'.8 E, nuove coordinate ottenute tramite sistema LRIT (Long Range Identification & Tracking).
L'equipaggio è formato da 18 unità di cui 6 italiani, 5 ucraini e 7 indiani.
Il problema della nuova pirateria e di come combatterla si ripropone e le soluzioni ci sono, basta che i governi e gli armatori si mettano daccordo nell'adottarli.
Queste soluzioni comprendono il cannone sonico, uno strumento che emette onde ad altissima frequenza in grado di stordire a distanza. Infatti il segnale lanciato dal cannone crea un dolore insopportabile fino a nasuea e vomito ed arriva a perforare i timpani se usato ad oltre 150 decibel).
Esiste pure una versione molto piu' potente denominata screamer che fa vibrare violentemente gli organi interni creando emorragie.
Altri sistemi sono i cannoni ad acqua che lanciano fino a 5 tonnellate d'acqua al minuto, riscaldata a 80 gradi, in grado di affondare un barchino pirata; o i cosiddetti"coltelli d'acqua" formati da sottilissimi getti come lame in grado di ferire l'assalitore.
Esistono altri strumenti che emettono onde elettromagnetiche che bloccano i motori o meglio ancora la "bolla magnetica" che avvolge la nave come uno scudo.
E molti altri, oramai la tecnologia è arrivata molto avanti e procede velocemente più di quanto l'uomo riesca con le proprie regole, legislazioni e norme etiche, ma se utilizzata adeguatamente potrebbe salvare vite umane che altrimenti resterebbero ostaggi della nuova filibusta.
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