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Napoli, si riparte a Chiaiano

 Amianto nella cava di Chiaiano a Napoli. Diecimila tonnellate in tutto. Il generale Giannini accusa gli abitanti, dimenticando però le gravissime responsabilità delle istituzioni. Nel frattempo la protesta riparte.

 Il generale Giannini in un’intervista ha accusato i cittadini di Chiaiano di difendere l’amianto e non il verde, dopo il ritrovamento all’interno della cava di ingenti quantitativi di Eternit. Si è detto inoltre sollevato per l’approvazione del decreto rifiuti, che porterà la Campania alla definitiva risoluzione del problema.
Giannini, dov’erano le istituzioni e dove sono tuttora? Sono mesi che i cittadini della zona denunciano la presenza di amianto nell’area, ma finora non si è presentato nessuno. Noi Napoletani siamo stanchi di essere accusati, oltraggiati ed umiliati perfino quando ci prodighiamo per difendere la nostra terra da politiche che mirano a distruggerla e a lucrare sulla pelle della gente. Le aziende non possono pretendere di fare ciò che vogliono in totale spregio della vita umana. Non è possibile che le leggi che valgono da noi non valgano dalle altre parti. 

La discarica di Napoli nel quartiere di Chiaiano aprirà il 20 novembre secondo la tabella di marcia del governo. Bisogna impedirlo, costi quel che costi. 
Non si può autorizzare lo smaltimento di rifiuti tossici nelle cave campane come previsto da decreto legge del 24 Maggio 2008. Nel sottosuolo della selva di Chiaiano scorre la principale falda acquifera della città partenopea; nell’area circostante vivono 300mila persone e vi sono gli ospedali più importanti del Mezzogiorno. Sono cose dette centinaia di volte, ma come al solito a questo governo piace mostrare i muscoli con i più deboli consentendo tuttavia alla camorra di dettare legge e rendere schiave le persone. No, non si può assolutamente permettere che ciò avvenga, ne va del futuro di questa città, di questo Paese.



L’emergenza rifiuti non è affatto finita. Basta dare un’occhiata al sito www.laterradeifuochi.it e ricordare che nei territori di tutta la regione sono stati scaricati rifiuti di ogni genere per circa 30 anni. E gli sversamenti illegali continuano tuttora.
Sabato 8 Novembre vi sarà una manifestazione alla Rotonda Titanic nei pressi di Marano di Napoli alle ore 16 per chiedere l’immediato blocco dei lavori. E’ necessario il supporto di tutti. Serve sostegno e coordinazione, soltanto così si potranno fermare le scellerate decisioni del governo Berlusconi in tutta Italia.


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