Napoli: fine dello sciopero dei lavoratori Conateco. Resta la questione del contratto collettivo aziendale

La determinazione dei lavoratori ha consentito il progressivo spostamento dei rapporti di forza a proprio vantaggio e questo lascia ben sperare per le trattative che seguiranno fin da subito, proprio per la ridefinizione delle condizioni contrattuali. Non sembra, infatti, esserci alcuna apertura all’accettazione di condizioni al ribasso.

Fin dal principio, MSC Crociere (proprietaria per il 50% del consorzio) e poi i principali armatori fruitori dei servizi del terminal, avevano minacciato e poi di fatto dirottato, gli scali delle proprie navi verso altri porti. In tal modo sembrava essere partito un rischioso braccio di ferro che avrebbe scaricato sui dipendenti la responsabilità di un progressivo depotenziamento del terminal, con tutte le conseguenze che questo avrebbe comportato, nel lungo periodo, sulla riduzione dei livelli occupazionali dell’azienda.

Se era stata posta come condizione necessaria all’avvio delle trattative con i sindacati la sospensione dello sciopero, è proprio attraverso il suo prosieguo e la minaccia di continuarlo a oltranza, che i lavoratori hanno ottenuto ugualmente l’incontro in Prefettura, a dimostrazione del fatto che lo stop alle attività portuali avrebbe intaccato pesantemente gli interessi economici dei membri del consorzio. Basti pensare che in una sola settimana hanno arrecato danni milionari, a causa del mancato attracco di 10 navi.

Per saperne di più: 
Lavoratori Conateco in sciopero a oltranza. Paralizzata l’attività del molo Bausan

 

Foto: Wikimedia

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