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Napoli, Ospedale San Paolo, lavoratori in lotta contro lo smantellamento dei servizi ospedalieri

E' l'otto dicembre e la facciata dell'ospedale San Paolo di Fuorigrotta cambia aspetto: calati da balconi e finestre decine di striscioni denunciano lo stato in cui versa l'assistenza del nosocomio: alcuni servizi tagliati, altri ridotti, un rischio sanitario latente per tutta la popolazione che afferisce al polo ospedaliero più importante dell'area di Fuorigrotta e Bagnoli, la stessa che è stata già recentemente privata di tre importanti poliambulatori.

 Che la sanità pubblica sia ormai sull'orlo del baratro lo si può intuire semplicemente badando al rialzo dei costi dei ticket, allo scadimento generale dei servizi, all'aumento delle liste d'attesa e alla negazione di sempre più diritti in ambito sanitario. E una città come Napoli è semplicemente una polveriera che rischia di esplodere: basti pensare alla progressiva chiusura di pronti soccorso e reparti in ciascun ospedale della città, a quella carenza di personale che se fino a poco tempo fa veniva nascosta con turni di lavoro massacranti e straordinari fissi per tutti gli operatori, dal 25 novembre - con l'entrata in vigore della Legge 161/14 per il rispetto del riposo del personale sanitario - si è tradotta in un taglio netto alle prestazioni assistenziali.

Ovviamente basterebbe adeguare il personale sanitario alle reali necessità imposte dal mantenimento dei servizi, ma di sbloccare il turn-over e dare via libera alle assunzioni proprio non se ne vuole parlare...

Se l'allarme, in vista delle festività natalizie, è concreto e generalizzato, basti pensare che anche al S.Gennaro o all'Ascalesi le prestazioni garantite sono già ridotte all'osso, i tagli all'assistenza raggiungono picchi del 70% e sono garantite solo operazioni chirurgiche d'urgenza, al San Paolo tutto questo si è tradotto nella chiusura immediata del Pronto Soccorso pediatrico e di svariati ambulatori, oltre che nel taglio netto ai posti letto di alcuni reparti specialistici.

Ma la popolazione e i lavoratori non vogliono stare più a guardare ed è tanta la determinazione a dare battaglia allo smantellamento dell'ospedale di Fuorigrotta. La mobilitazione per la difesa del diritto alla salute è appena iniziata ed è previsto un inverno caldissimo per tutti i lavoratori!

Fonti: IlMattino.itIlMattino.it(2)Corrieredelmezzogiono.it

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