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Movimenti post-ideologici

Lyotard suggerisce che è finita l'era dei grandi racconti, delle grandi narrazioni (comunismo, nazismo, fascismo, cristianesimo, marxismo).

 Vattimo in sintonia con Lyotard afferma che il passaggio dal moderno al postmoderno si configura con un passaggio da un pensiero “forte” ad un pensiero “debole”. Per pensiero forte si intende un pensiero che parla per verità assolute, per esempio l'illuminismo o i vari totalitarismi che si sono avvicendati nella storia; per pensiero debole si intende un pensiero plurale costituito da tante verità molteplici il quale domina la nostra società contemporanea.

Tutto ciò rappresenta una delle caratteristiche della società postmoderna, della società contemporanea: la frantumazione delle verità assolute, l'eccessiva frammentazione, le verità molteplici. In passato abbiamo visto il successo del movimento degli “Indignados” in Spagna o il successo di “OccupyWallstreet” a New York. In tempi recenti in Italia stiamo assistendo all'esplosione del Movimento 5 stelle.

Cosa accomuna questi movimenti? Il loro essere post-ideologici, né di sinistra né di destra. Oltre a questo il loro carattere postmoderno è evidenziato dal loro successo grazie allo strumento postmoderno per eccellenza ossia internet e le sue verità molteplici, la sua dispersione, la sua frammentazione al massimo livello.

Questi movimenti ci fanno capire che tanti giovani d'oggi, quando hanno a che fare con la politica, non ragionano più in termini di sinistra o destra ma si riferiscono piuttosto ai temi per cui lottare, per cui manifestare.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.37) 10 settembre 2012 16:44

    oppure che dimostra che non c’è la cultura politica che permette di vedere le differenze, in quanto dopo 20 anni di berlusconi gli italiani sono più ignoranti. e in qualche caso smemorati, dato che sembra che molte persone si siano scordate dell’influenza di questo duce sul nostro paese e ritengono che la disillusione politica avvenga per uno spirito dei tempi trascendente e non sia il riflesso di reazioni di disgusto che si provano contestualmente nei confronti di una determinata classe politica

  • Di fernanda cataldo (---.---.---.4) 10 settembre 2012 18:00
    fernanda cataldo

    effettivamente la differenza politica praticamente sta scomparendo nelle nostre società consumistiche, e forse un giorno chi governerà saranno delle persone "capaci" con il solo interesse di instaurare una democrazia umanistica senza schieramenti politici, che possa rispettare le libertà collettive e quelle individuali. pertanto, una società dal volto umano deve essere suddivisa in uguale misura tra uomini e donne, in modo collegiale e non basata su degli interessi privati. ma siamo ancora ben lontani da tutto questo. la sinistra, comunque rimane un grande bagaglio culturale anche per i giovani (non parlo dei Bersani, D’Alema e compagnia bella) parlo di quella che attinge nei grandi ideali, nella filosofia, ecc. e che in verità non è mai stata applicata in una visione veramente moderna. è rimasta sempre allo stadio di astrazione, è alla lunga le astrazioni perdono consistenza. quello che manca oggi è soprattutto l’onestà intellettuale e critica del nostro mondo contemporaneo, mentre la distorsione della potenza mediatica fa da padrona.

  • Di pv21 (---.---.---.3) 10 settembre 2012 20:09

    Il tempo non cancella mai le Voci dentro l’Eclissi di uomini esempio di coerenza, responsabilità, impegno ...

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