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Morte del ragazzo gay: le reazioni alla “Lettera di una Prof”

Ha scatenato una marea di mail di solidarietà, dall’operaio macchinista ferroviere ad avvocatesse, genitori... in tutti c’è il segnale di un'aria che sta mutando, il riconoscimento della “monnezza “di cui siamo circondati, la paura per i figli, la preoccupazione di non essere all’altezza di azioni educative incisive. 

Le reazioni alla “Lettera di una Prof sul ragazzo gay" pubblicata da Repubblica. 

Ha scatenato una marea di mail di solidarietà, dall’operaio macchinista ferroviere ad avvocatesse, genitori... in tutti c’è il segnale di un'aria che sta mutando, il riconoscimento della “monnezza “di cui siamo circondati, la paura per i figli, la preoccupazione di non essere all’altezza di azioni educative incisive. 

 È Gabriella Schina, amica e collega del liceo romano Gassman, che dopo la pubblicazione sul quotidiano La Repubblica della “Lettera di una Prof sul ragazzo gay” fa sapere a di-roma.com «quanto sia importante farsi carico di pensieri condivisi e quanto sia importante metterli a tema. La mia amica psicanalista junghiana ha parlato di gran coraggio nel linguaggio e nelle idee, la comprensione che il problema è più profondo di qualsiasi legge che magari è solo un passo. Io credo che il vero problema è il baratro in cui versa il nostro panorama culturale, problema dei ragazzi, anelli deboli di una catena che stritola, la disattenzione delle istituzioni, il bisogno che un linguaggio che parli di umanità che ricircoli tra gli uomini. E poi gli insegnanti... la condivisione del grande disagio. Il dover fronteggiare un’ignoranza istituzionale che ci restituisce una gran solitudine dove tutto è lasciato al caso e all’improvvisazione».

Insomma un’occasione per riflettere più in generale sulla condizione giovanile, notevolmente modificata nell’arco di mezzo secolo, dai processi di comunicazione, di produzione e di frammentazione sociale: i giovani non sono più adulti in miniatura, né si percepiscono come una generazione complessiva. Significativo e al tempo stesso sempre più difficile osservare la mutazione delle categorie interpretative degli universi giovanili a partire dagli anni 70 (subcultura, marginalità, crisi delle agenzie di socializzazione, perdita di rilevanza del passato e del futuro, individualismo, attenzione al corpo, aprogettualità) fino a definizioni in auge come quella di giovani senza maestri, Generazione X (identificata dalla mancanza di ottimismo nel futuro, dallo scetticismo, dalla sfiducia nei valori tradizionali e nelle istituzioni). Da alcuni anni, per marcare le nuove generazioni cresciute all’interno dei nuovi processi innescati dalla rete e dalla multimedialità, si parla di “iGeneration”.

Alla pubblicazione della lettera di Gabriella Schina hanno fatto seguito una serie di mail da lei ricevute. Ne pubblichiamo alcune tra le più significative.

“Che bella, che meraviglia. Si, è un eco che riverbera forze di coscienza e di responsabilità individuale. Si sente tutto l'amore e la profondità del tuo sguardo,la spregiudicatezza del giudizio e il dolore per l'umano che di sta smarrendo”.

“Volevo solo ringraziarla, per le sue parole e per la sua lettera, mi ha
colpito l'analisi lucida e perfetta che ha fa fatto della cultura e della
società odierna, quella stessa società da cui io stessa ho sempre cercato di
scappare, cercando rifugio nei libri e nella cultura. Forse questo e uno dei
motivi che mi ha spinto ad andarmene.
Non ho davvero nulla di particolare da dirle, se non un immenso grazie. Credo
che qualsiasi dei suoi studenti sia fortunato ad averla come insegnante,
continui così. Saluti" 
Eleonora

“Le scrivo solo per dirLe che ho trovato bellissima la Sua lettera,


traboccante di umanità e di passione educativa; quante persone come Lei
occorrerebbero nella nostra scuola!”

“Cara Lavoratrice Gabriella.
Ho letto la tua lettera. Brava e grazie...
Ho sempre pensato che come Cittadini (e non sudditi) bisogna agire individualmente e quotidianamente per abbattere i tanti muri di gomma costruiti da tanti anni nel nostro bel Paese”.

Buona Vita
Giuseppe Grillo
Macchinista ferroviere di gucciniana memoria.
56 enne che conduce treni da quasi 32 anni...
"Chi dice la Verità, prima o poi verrà scoperto".
O. Wilde

Sono un emigrante, .. e seguo l’Italia da lontano … credevo che dell’Italia non ci fosse più niente di cui essere orgogliosi .. mi sbagliavo ..Complimenti… complimenti .. ed auguri per suo lavoro

 

La “Lettera di una Prof sul ragazzo gay" pubblicata da Repubblica. 

 

Foto: Guillaume Paumier/Flickr

 

Commenti all'articolo

  • Di Renzo Riva (---.---.---.3) 14 agosto 2013 00:21
    Renzo Riva
    E che caspita!
    .
    Adesso dobbiamo sottostare alla campagna mediatica del fronte omosessuale per la vicenda del ragazzo quattordicenne di Roma, suicida (perché omosessuale?) e deriso da alcuni compagni.
    .
    Pronta Gaynet: "Subito la legge contro l’omofobia"
    .
    Fetenti coloro che agitano l’omofobia ad ogni spron battuto per utilmente accampare delle presunte violenze nei loro confronti.
    Che dire allora della ragazzina che derisa dalle compagne e compagni si è ammazzata?
    Invochiamo quale specifico reato?
    .
    Di quei ragazzi che si suicidano per cattivi voti?
    Di quel geometra mestrino fermato con a bordo una prostitua e multato che si è impiccato?
    E la lista si potrebbe allungare di molto.
    .
    O ti attrezzi per vivere nelle contraddizioni sociali e con gente volutamente ignorante e perciò pericolosa oppure soccombi.
    .
    Questa è la legge della giungla moderna.
    .
    Sempre giungla è.
    .
    .
  • Di (---.---.---.226) 16 agosto 2013 22:42

    Noi di Italia Reale/Circolo Regina Dalida di Brescia, esprimiamo cordoglio e condanniamo il bullismo telematico a cui siamo anche noi sottoposti ogni giorno da manigoldi di ogni genere.

    Alberto Conterio , Omosessuale monarchico

    Circolo Dalida Italia Reale Quittengo

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