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Modello russo

Oggi Renzi è in Russia, da Putin: non sono ammesse domande dei giornalisti. E dov'è la differenza con l'Italia, si è chiesto il presidente del Consiglio.
Mica male, questa democrazia russa. Uno decide e gli altri zitti. Altrimenti (per oppositori e giornaliste scomode) c'è sempre pronto il comando.

Niente domande nemmeno in Italia. Marchionne al salone dell'auto parla solo di politica coi giornalisti. E le auto? E i nuovi modelli? Magari qualche motore elettrico?

Viva il jobs act col quale possiamo assumere qualche migliaio di persone. 

Qualche migliaio dovevano essere assunti nella scuola: erano le promesse in stile democristiano della ministra Giannini. Poi Renzi si è messo di traverso: chi è questa che osa offuscare la mia immagine?
Deciderà il parlamento con un disegno di legge.
State sereni precari della scuola. State sereni anche voi ragazzi. Se i muro crollano è solo disfattismo. 



Strano però: il governo si ricorda dell'esistenza del Parlamento solo quando fa comodo.
Per l'ineleggibilità di De Luca. Per la legge anti corruzione. Per la riforma della scuola.
C'è tempo. Come per la cacciata del consigliere Verro dalla Rai.

Mica parliamo del decreto salva Ilva a Taranto.
O del contratto unico e dei licenziamenti collettivi.

Ma consoliamoci con il piano per la banda larga: così potremo vederci le slide e le presentazioni delle riforme direttamente in streamning. Anche qui, niente domande al governo (su dove prenderà quei 6 miliardi, su come verrà garantita la concorrenza, su chi ci guadagna..) della trasparenza e del merito.
Quello che fa tutto alla luce del sole. Che ci fa sapere chi sono i finanziatori delle cene presidenziali.
voli di stato.

Di come stanno andando i trattati per il TTIP.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.189) 4 marzo 2015 20:48

    E’ stata l’Italia e Renzi a chiedere che nella conferenza stampa non siano ammesse le domande dei giornalisti!


  • Di (---.---.---.5) 4 marzo 2015 21:00

    Tanto anche se i giornalisti facessero le domande sarebbero domande finte come si vede nei talk show dove il potente va solo se il giornalista gli fa domande che gli facciano fare bella figura.

    Per quanto riguarda Putin ho visto filmati in cui giornalisti USA fanno le domande, fanno domande che mettono in difficoltà ma in realtà fanno domande che richiamano la martellante propaganda occidentale. Per esempio se tutti i media per mesi dicono che le truppe russe sono in Ukraina allora la domanda sarà "avete truppe russe in ukraina?".

    Una tautologia, un autoreferenzialismo, dove la domanda è la risposta.

  • Di (---.---.---.18) 5 marzo 2015 15:31

    siete così accecati dai vostri ideologismi da non capire che un paese sotto minaccia di attentati dell’Isis non può permettersi un capo del governo che gira in treno o auto, anche nelle ore di ferie.

    Certo se siete grillini può anche farvi piacere che il capo del governo sia ammazzato, questo aumenterebbe il caos in Italia e dal caos il M5s ha tutto da guadagnare, ma io no! e mi sta bene che il capo del governo sia ben protetto e meglio sarebbe se anche il capo dello Stato la smettesse di fare il turista privato.

    • Di (---.---.---.106) 5 marzo 2015 15:54

      TANA!

      Renzi, t’ho scoperto, hai scritto tu questo commento.
      Ma ti capisco: come se non bastassero Grillo, Civati, Cuperlo, Bersani e adesso persino la Boldrini, ci si mettono pure quelli dell’Isis a studiare attentati contro di te ed il tuo governo.
      Tutta invidia, non ti curar di loro; però, se già non lo fai, quando vai a dormire dai un’occhiata sotto il letto. Hai visto mai: questi sono diabolici!

    • Di (---.---.---.106) 5 marzo 2015 15:58

      Ah, dimenticavo: STAI SERENO!

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