• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > Milano Film Festival

Milano Film Festival

Per partecipare con lungometraggi e cortometraggi al concorso del Milano Film Festival (11-20 settembre 2009), i termini di scadenza sono fissati per il 31 maggio: www.milanofilmfestival.it.

Per la quattordicesima edizione il Milano Film Festival sottolinea ancora di più il suo carattere di scoperta presentando nel Concorso Lungometraggi le più importanti e opere prime e seconde di giovani registi da tutto il mondo prodotte negli ultimi due anni, a partire dal 1 gennaio 2008. La selezione comprende una decina di opere, presentate senza divisione in categorie, e accompagnate a Milano dai loro registi. Ci sarà anche il Concorso cortometraggi, con una selezione di circa sessanta film, scelti tra oltre duemila iscritti e presentati senza divisione in categorie, in lingua originale con sottotitoli in inglese e italiano. Film ricercati e selezionati tra scuole di cinema, case di produzione e distribuzione in tutto il mondo, dopo un lungo e appassionato lavoro di visione e discussione. Inoltre è sempre attiva la rassegna “Colpe di Stato - la strategia del terrore in nome della democrazia”, che è giunta alla Quinta edizione (è cresciuta in questi anni, sia per il numero di opere presentate sia per l’interesse del pubblico). Una rassegna di documentari che porta testimonianze di realtà poco conosciute o fatte conoscere in modo distorto. Realtà che parlano di violazioni dei diritti umani e delle leggi democratiche, che mostrano l’ingiustizia e il crimine che si nascondono dietro grandi concetti come "esportazione della democrazia", "libertà di culto", "lotta al terrorismo", "missione di pace".

Tra le varie iniziative c’è ancora da segnalare:

-Soundoc-Viaggio nella Musica, che dà spazio ai filmmaker che attraverso lavori volti all’indagine, e in molti casi anche alla celebrazione, di band, scene e generi musicali, offrono validi spaccati sociali, facendo luce su fenomeni di costume e sulle variegate realtà umane di chi questi fenomeni li genera. La rassegna si propone quindi come un viaggio altro nella storia della cultura contemporanea, uno spazio dedicato alle produzioni indipendenti e libere dalle grandi logiche di mercato.

- Incontri italiani. Una sezione dedicata ai giovani registi italiani; proiezioni e incontri pensati come momento di incontro tra gli autori, per confrontare idee e progetti, creare contatti e nuove collaborazioni. Con un premio di autocritica assegnato dai registi stessi al miglior cortometraggio della rassegna.

- Focus Animazione. Un’immersione in un genere che appassiona sempre di più il pubblico. Proiezioni speciali, maratone notturne, laboratori e seminari per scoprire le tecniche più innovative. Una ricerca tra gli stili e le tecniche tradizionali e le tecnologie digitali più avanzate.


- Il Festivalino. Un festival per i bambini. Anzi, qualcosa di più: un festival fatto dai bambini. Uno spazio in cui i più piccoli diventano protagonisti, uno spazio di partecipazione attiva e di creazione. Un vero e proprio evento parallelo, con proiezioni di cortometraggi, laboratori di animazione, musica e pittura, giochi più o meno dimenticati. Uno spazio appositamente allestito, protetto e curato, con materiali di ogni tipo a disposizione, per dare sfogo alla fantasia.


- Città in movimento. Ideale punto di incrocio tra architettura e video arte, urbanistica e media design, una rassegna di investigazioni in video su trasformazioni architettoniche e sociali delle città contemporanee di tutto il mondo. In programma incontri e tavole rotonde con architetti e designer.



- Godless America- La rassegna di cinema americano contemporaneo è nata nel 2006 dal desiderio di mostrare ciò che il cinema indipendente made in USA sa raccontare della realtà sociale e culturale da cui nasce. E da cui nascono guerre, intolleranze e persecuzioni; grandezze e più spesso miserie che dal cinema main stream vengono molto poco messe in discussione, a parte qualche significativa eccezione.


- Salon des Refusés. Uno spazio di proiezione autogestito, democratico, aperto a tutti i film iscritti al festival, pensato per dare anche ai registi non selezionati la possibilità di mostrare il proprio lavoro, confrontarsi con il pubblico e con altri registi, e discutere le scelte della commissione selezionatrice.


- Vite (r)esistenti. Il Milano Film Festival racconta le storie di uomini e donne non comuni. Vite in lotta contro un ambiente ostile, un governo diffidente, una memoria che ingurgita e dissolve. Perché un film può essere prima di tutto memoria visiva. Storie che altrimenti andrebbero perdute, storie di paesi raccontati attraverso la vita dei propri abitanti.


- La musica al festival. Per dieci giorni non sarà solo cinema. Il festival è anche luogo di incontro, di socializzazione e di cultura attiva con workshop quotidiani e ospiti internazionali. Per questo la musica ha da sempre un ruolo importante, e non è solo semplice intrattenimento. Nella ricerca e nella scelta dei musicisti l’attenzione è rivolta alle realtà giovani e indipendenti: in una mescolanza di generi e suoni, si può ascoltare l’indie-rock e il folk, la musica classica e quella balcanica, l’elettronica e il funk, tutti i giorni, in concerti live e dj set.

P. S. Il festival mette inoltre a disposizione un servizio babysitting per i genitori che vogliono assistere alle proiezioni.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares