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Messico: una legge sulla sicurezza interna che perpetuerà esecuzioni extragiudiziali, torture e sparizioni forzate

Il segretario generale di Amnesty International, Salil Shetty, ha scritto una lettera aperta al presidente messicano Enrique Peña Nieto invitandolo a non ratificare la Legge sulla sicurezza interna approvata venerdì scorso dal Congresso.

A causa della definizione estremamente vaga e ampia di “sicurezza interna” e della conferma dell’impiego delle forze armate con funzioni di pubblica sicurezza, Amnesty International è convinta che la nuova legge perpetuerà la lunga serie di gravi violazioni dei diritti umani in corso in Messico, tra cui esecuzioni extragiudiziali, torture e sparizioni forzate.

La strategia di impiegare l’esercito nelle strade del paese, adottata nell’ultimo decennio, ha dato risultati fallimentari in termini di riduzione della criminalità e ha reso il Messico uno stato sempre più violento.

Il 2017 risulterà il più violento anno della presidenza di Peña Nieto e farà registrare il più alto livello di omicidi da almeno 10 anni a questa parte.

Alla vigilia di un anno teso come quelli in cui solitamente si svolgono le elezioni presidenziali, se Peña Nieto firmerà la legge, i diritti umani di milioni di messicani saranno ulteriormente a rischio.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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