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Match Point: un “matrimonio perfetto” può nascondere una truce menzogna?

Match Point è un film del 2005 di Woody Allen. Chris si è ritirato come giocatore di tennis professionista e ora insegna tennis ai dilettanti. Egli, con il suo mestiere, ha modo di conoscere Tom. Tom lo invita una sera al teatro per assistere all’opera, grande passione di entrambi. Chris, grazie al suo mestiere, è riuscito a riscattarsi dal punto di vista sociale.

Chris conosce la sorella di Tom, Chloe, e comincia a frequentarla. Una sera i due si baciano a danno il via ad una relazione amorosa. Chris conosce anche la fidanzata di Tom, Nola, la quale è una donna sexy e conturbante ed è un’aspirante attrice.

Un pomeriggio, mentre i personaggi suddetti sono alla casa di campagna dei genitori di Tom e Chloe, Nola è trattata molto male dalla madre dei due ragazzi e scappa in giardino mentre piove molto forte. La raggiunge Chris: i due finiscono nei campi a fare sesso.

Chris vorrebbe dare un seguito a questa storia ma Nola non è d’accordo. In seguito Chris si sposa con Chloe e Tom lascia Nola per un’altra. Ecco che la storia tra Nola e Chris può avere un seguito: i due si vedono ad una galleria d’arte e lei gli da il suo numero di telefono. I due si cominciano a frequentare continuando quello che già c’era stato fra loro.

Chloe vorrebbe avere un figlio da Chris ma non riesce a rimanere incinta. Cosa che invece succede a Nola: quest’ultima vorrebbe tenere il bambino perché ha già abortito due volte. Secondo le parole di Nola questo figlio è un segno del destino perché Chris odia la sua vita con Chloe e tra i due non c’è passione, passione invece presente tra Nola e Chris. Inoltre, la famiglia di Chloe è molto ricca e Chris è stato assunto nell’azienda del suocero e si è abituato ad un tenore di vita abbastanza elevato. Quindi, Chris vorrebbe anche lasciare la moglie ma non vuole perdere tale stile di vita così agiato. Chris è molto combattuto: egli deve scegliere tra la passione ed una vita agiata ma piatta ed incolore.

Nola comincia fa molte pressioni su Chris: la ragazza vorrebbe che Chris lasciasse sua moglie per lei. Chris allora prende una decisione drastica: egli uccide Nola e inscena una finta rapina nella quale viene uccisa la vicina di casa anziana di Chloe. Nella “finta rapina” Chris ruba degli oggetti della donna anziana per avvalorare la sua messinscena. Chris poi getta gli oggetti rubati, tra cui un anello della donna anziana, nel fiume ma l’anello non cade e resta sul marciapiede. La polizia crede alla finta rapina soprattutto per il fatto che un rapinatore, che rimane ucciso in un’altra rapina, ha in tasca l’anello della donna anziana.

Chris alla fine sceglie la vita grigia e piatta con Chloe, vita piena di agi e ricchezza, cose che sono molto importanti per Chris che in passato è stato piuttosto povero. Chris sceglie di basare il suo matrimonio sulla menzogna fin dall’inizio. Dopo l’omicidio di Nola Chris ha su di sé, oltre al peso delle menzogne, anche il rimorso e i sensi di colpa per il brutale assassinio che ha compiuto alla perfezione.

Il regista di questo film mostra che tante vite di tante persone sono spesso basate sulle menzogne o su scelte di vita oltremodo sbagliate perché fatte controvoglia per benessere economico, come succede nel film, o per altri motivi, come ad esempio mancanza di coraggio o di spregiudicatezza. Chris si auto-convince che la sua vita è la migliore possibile, come succede a tante persone: la vita di Chris diventa il simbolo di una vita di scelte represse e negate.

Nola rappresenta, invece, la passione e l’irrazionalità, cose basilari nella vita di ognuno di noi, cose che non possono essere messe a tacere. Match Point è un film oltremodo complesso che spinge a diverse riflessioni esistenziali. Il film mostra che al mondo oltre alla “vita perfetta” delle persone c’è il “male”, che si mostra in tanti modi e in tante forme, spesso oltremodo subdole.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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