Marocco, blogger ateo perseguitato ottiene asilo politico in Svizzera

Uno studente del Marocco, Kacem El Ghazzali, rischia la vita per aver criticato l’islam e aver espresso pubblicamente la propria miscredenza. Vari siti, tra cui quello dell‘IPS, riportano la storia di questo giovane originario di Meknes.
Cresciuto in una famiglia molto religiosa, è diventato scettico e ha espresso le sue vedute laiche anche sul proprio blog. In Marocco, nonostante sia concessa formalmente qualche libertà alle confessioni di minoranza, vige la sharia e criticare l’islam è reato, punibile con reclusione fino a tre anni. Un predicatore di una moschea ha incitato i musulmani ad ucciderlo, ha ricevuto diverse minacce per telefono e per email, è stato picchiato varie volte da altri studenti e persino dal personale della scuola che frequentava. Il giovane è stato costretto a fuggire e ha ottenuto infine l’asilo politico in Svizzera in aprile grazie alla mobilitazione internazionale degli attivisti per i diritti umani.
Da lì continua a denunciare la mancanza di libertà per chi non vuole appartenere ad alcuna religione in Marocco.
Valentino Salvatore
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