Mariella Devia, Norma: un successo a Venezia

La ripresa dell’allestimento di Norma al Teatro La Fenice del settembre 2016 –progetto speciale nel 2015 della 56° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia- sarà soprattutto ricordata per la presenza di Mariella Devia chiamata a ricoprire il ruolo della sacerdotessa druidica e per l’interessante direzione di Daniele Callegari. Molto si è detto riguardo l’inopportunità di ricoprire un ruolo non adatto al proprio rango vocale da parte del grande soprano ligure, ma anche a Venezia, come a Bologna, Mariella Devia ha dato prova di altissima professionalità e magnifico uso del proprio strumento. L’attesa di appassionati e addetti ai lavori è stata testimoniata dal teatro pieno all’inverosimile ad ogni recita, e ricompensata da un successo meritato.

Sul podio Daniele Callegari che ha saputo enfatizzare con prorompente incisività gli aspetti eroici senza tuttavia compromettere il lineare intimismo dei momenti lirici, valorizzando il canto e tenendo sempre vivo il dialogo tra golfo mistico e palcoscenico. Ben assortito anche il resto del cast: Simon Lim, basso coreano nel ruolo di Oroveso, offre un chiaro esempio di drammaturgia che nasce dalla vocalità. Il mezzosoprano rumeno Roxana Costantinescu, in questa ripresa promossa a primo cast, è un’Adalgisa virginale e pudica.

Ci è piaciuto un po’ meno il Pollione di Roberto Aronica, anche troppo veemente sia nella voce che nella gestualità. Anna Bordignon e Antonello Ceron sono adeguati Clotilde e Flavio. La lettura africana di Kara Walker convince poco e la regia è comunque fiacca e soprattutto carente nel lavoro sul coro che tuttavia, preparato da Claudio Marino Moretti, risulta musicalmente inappuntabile. Grande atmosfera e lunghi minuti di applausi ai cantanti.