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Manifesto delle sardine nere

Cari razzisti, lo avete capito. La festa è finita. Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. L’avete tesa troppo e si è spezzata. Per anni avete rovesciato bugie e odio su noi rappresentando il mondo nel modo che più vi faceva comodo. 

Avete utilizzato il razzismo per metterci gli uni contro gli altri, per negare alle persone straniere dignità e diritti e per far credere alle persone italiane che la causa di tutti i loro mali, della mancanza di lavoro e di servizi, delle loro difficoltà, eravamo noi stranieri.

Le sardine sono di tutti i colori, bianche, nere, rosse… ognuna ha le sue specificità, le sue battaglie quotidiane, i suoi principi, ma solo se nuotano nel mare tutte assieme potranno sconfiggere mostri marini e terrestri molto più grandi di loro.

Le nostre battaglie quotidiane riguardano, come quelle di molti, il desiderio di libertà e di dignità, il diritto a essere felici. E una comunità integrata, educata all’anti-razzismo e alla solidarietà, all’amore reciproco, non è solo più giusta, pacifica e sicura, è anche più felice.

Noi siamo le sardine nere, ci trovate già ovunque, ma spesso non ci vedete: mettiamo sulla tavola il vostro cibo lavorando senza contratto nelle campagne, accudiamo i vostri cari. Siamo sardine che non vogliono essere più invisibili e che non sono più mute. Che assieme a tutte le altre sardine vogliono riempire le piazze, i social, le strade del loro desiderio di giustizia, di non essere più strozzate dalla mancanza di documenti e di diritti. Sappiamo di avere avversari comuni, quelli che a noi hanno tolto la possibilità di circolare liberamente e spesso di vivere, facendoci annegare in mare, e a voi la possibilità di progettare un futuro.

L’anti-razzismo, l’uguaglianza, la felicità e la libertà non sono solo belle parole, ma fatti concreti. Non difficili da realizzare con l’impegno comune di tutte noi sardine nere, bianche, di ogni colore:

Chiediamo la pace, di non dover essere costretti a lasciare le nostre case a causa della fame e della guerra. Chiediamo che l’Italia e gli altri paesi europei non portino la guerra nelle nostre case, rubando le nostre risorse, accelerando le catastrofi climatiche, che non stipulino più accordi con la Libia, uno stato criminale che ci tortura e fa morire nei suoi lager.

Chiediamo di vivere in una società che non discrimini noi e i nostri figli, lo Ius Soli, la diffusione di una cultura e di un’educazione all’anti-razzismo nelle scuole.

Chiediamo di essere parte integrante della comunità che contribuiamo a costruire, di non essere sottoposti al ricatto della regolarizzazione e che i “pacchetti sicurezza”, i provvedimenti razzisti di Minniti, Salvini, Lamorgese (che producono solo illegalità e instabilità sociale per tutti, italiani e stranieri) vengano aboliti.

Chiediamo che i nostri corpi non vengano considerati carne da macello, iper-sfruttati nei lavori più pericolosi, comprati e venduti nella tratta per il commercio sessuale, lasciati annegare nelle profondità del Mediterraneo.

Nuotiamo assieme in un mare libero, aperto… anti-razzista!

 

(Foto di https://www.facebook.com/SardineNere/)

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