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Manifestazione a Napoli in solidarietà con i lavoratori di Terni: contestato Padoan. La polizia reagisce - VIDEO

Ci sono cose che fai senza troppa organizzazione, senza aspettare che arrivino migliaia di persone, ma con molta rabbia. Ti sale spontanea, quando vedi al TG le teste aperte dei lavoratori ternani, gente come noi che vuole difendere il suo diritto a vivere, che come milioni in questo paese si ammazza di lavoro per produrre la ricchezza che poi qualche imprenditore italiano o tedesco si mangerà in barche, vestiti, ville…

Siamo venuti a sapere che il Ministro dell’Economia Padoan, uno dei maggiori artefici del Jobs Act, uno di quelli più collegati agli interessi di Confindustria - di cui il Governo Renzi è ormai palese espressione - sarebbe stato oggi a Napoli. Invitato a un vertice sullo sviluppo nel Mezzogiorno e nell’Area Mediterranea… una cosa che farebbe ridere se non facesse piangere, visto che questo Mezzogiorno lo stanno distruggendo proprio loro al Governo, con la totale assenza di investimenti, con il disinteresse nei confronti delle vertenze, con la strafottenza di chi taglia Servizi Sociali e Sanità…

Abbiamo quindi deciso di andare – studenti e lavoratori più o meno precari, tutti insieme, chi c’era – per dire al Ministro che ne pensiamo delle sue politiche. E per dare solidarietà non a parole, ma nei fatti, agli operai di Terni, ci siamo messi tutti sulla testa un caschetto blu.

La polizia ci ha visto arrivare troppo tardi. Quando se ne sono accorti eravamo già quasi all’ingresso della Stazione Marittima con i nostri striscioni: “uniti e inflessibili contro il Governo Renzi”, “Solidarietà ai lavoratori dell’AST caricati ieri”. Ecco che ci vengono addosso, si spinge, riusciamo ad avanzare ancora. Poi ne arrivano tanti, troppi per quello che era partito come un blitz. 

Interventi dal megafono, escono i giornalisti. Riusciamo a stare quanto possibile. La tensione sale perché non ce ne andiamo, vogliamo mettere lo striscione di solidarietà con Terni dentro questo convegno-passerella… Ecco che la polizia reagisce, vola qualche schiaffo, calci, pugni. Ma niente rispetto a quello che hanno visto ieri gli operai, e resistiamo con la forza delle nostre ragioni.  

Come studenti e come lavoratori non tolleriamo più che si svolgano queste iniziative che hanno lo scopo di far credere al paese che gli interessi dei padroni siano gli interessi di tutti. Oggi abbiamo provato a far capire a questo Governo che non riuscirà a dividerci, che la retorica dei tutelati e dei precari, del nuovo e del vecchio, sono fasulle e che sappiamo che l’unica strada è riconnettere le lotte che si sviluppano dai luoghi di lavoro, passando per le università e per i territori.

 

Saremo ancora in piazza venerdì 7 novembre a Bagnoli in occasione della visita del Presidente del Consiglio Renzi. E di nuovo il 14 per lo sciopero sociale convocato a livello nazionale!

Ora vogliamo solo fare arrivare a Terni, ai lavoratori livornesi della TRW e a quelli casertani della Jabil (ché pure loro ieri erano in piazza a Roma) la nostra vicinanza. 
Vogliamo solo dire a tutti che ormai non c’è più niente da perdere, e che quindi dobbiamo lottare contro questo Governo e le sue riforme che ci massacreranno. 


Vogliamo solo dire che dobbiamo crederci, che si può fare.

Supportare la resistenza, preparare l’offensiva!

UNA PRIMA RASSEGNA STAMPA

Il Mattino
Popoffquotidiano
Contropiano
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http://www.ansa.it/campania/notizie...

http://www.metropolisweb.it/Notizie...

http://www.campania24news.it/2014/1...

http://www.napolitoday.it/cronaca/v...

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