• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Religione > Luoghi comuni su Chiesa e nazismo

Luoghi comuni su Chiesa e nazismo

Una breve confutazione delle maggiori affermazioni sul rapporto tra Chiesa e Nazismo.

La simpatia della Chiesa verso il nazismo è una delle più deboli leggende nere, ma anche una tra le più diffuse e persistenti. Su questo argomento sono sorti tanti luoghi comuni divenuti spesso cavalli di battaglia per gli anticlericali che sogliono paragonare il cattolicesimo al partito nazionalsocialista. Si sostiene, per esempio, che il Vaticano avrebbe mandato al potere i nazisti, persuadendo il Partito del Centro a votare per Hitler in cambio della promessa di un Concordato, per poi abbandonare il partito una volta che questo fu stipulato. Nella realtà, la prospettiva di un concordato non ebbe alcuna parte nei negoziati tra il Centro e Hitler in vista della votazione del decreto dei pieni poteri e il partito cattolico non si sciolse per via delle pressioni vaticane (lo stesso Pacelli apprenderà dell’autoscioglimento dai giornali), ma per via delle minacce che già avevano colpito tutte le forze politiche.

Inoltre, il Concordato venne stipulato non per ricavare vantaggi, nonostante molti continuino a ripeterlo, ma per difendersi dai nazisti. La gerarchia ecclesiastica era ben consapevole della loro inaffidabilità tanto che il cardinale Faulhaber affermò: “Con il Concordato siamo impiccati, senza il Concordato saremmo impiccati, torturati e squartati” (M. Burleigh, In nome di Dio Bergamo 2007 pp. 203-207).

Un’altra bufala riguarda il fatto che Hitler fosse cattolico. Se è vero, infatti, che nei discorsi pubblici ci teneva a presentarsi come il difensore della cristianità contro il bolscevismo, è pur vero che privatamente fu assai critico verso il cristianesimo che considerava una religione ebraica (come documentato nelle “Conversazioni a tavola”) e che tali affermazioni pubbliche erano contraddette dalla sua politica ecclesiastica. Infatti, durante tutto il periodo del Terzo Reich entrambe le Chiese furono perseguitate e, come rileva lo storico Sergio Romano, “se avesse vinto la guerra, Hitler avrebbe trattato le Chiese cristiane come stati sconfitti”. Gli abitanti della Germania erano per la maggior parte cristiani (formalmente), ma molti alti gerarchi nazisti (tra cui Hitler stesso) erano fieri avversari del cristianesimo come Martin Bormann, Heinrich Himmler, Alfred Rosenberg, Baldur von Schirach e si proponevano d’eliminarlo. Il moto dell’esercito tedesco “Gott mis uns” (“Dio è con noi”), era già presentefin dai tempi degli imperatori tedeschi e il regime nazista scelse di tenerlo per non accentuare i dubbigià presenti della classe degli ufficiali tedeschi verso il regime.

Non vi fu, inoltre, alcuna alleanza tra i papi e il nazismo per un fronte comune contro il comunismo, anzi durante la guerra la Santa Sede si rifiutò di benedire l’attacco tedesco alla Russia, sia per via del suo atteggiamento improntato alla neutralità, sia perché entrambe le dittature erano anticristiane come spiegò monsignor Domenico Tardini (allora segretario di Stato vaticano) in un colloquio con l’ambasciatore italiano Bernardo Attolico: «[Il comunismo] È il peggiore nemico della Chiesa. Ma non è l’unico. Il nazismo ha fatto, e sta facendo, una vera e propria guerra alla Chiesa» (A. Tornielli. Pio XII. Un uomo sul trono di Pietro, Milano 2007 pp. 359-360). Per contrastare l’idea di questa supposta alleanza basterebbe far presente la lettera circolare di Herman Goring intitolata “Decreto sul cattolicesimo politico nella quale ordinava a tutte le autorità politiche e giudiziarie di procedere contro ogni tentativo dei cattolici d’immischiarsi negli affari dello stato o l’idea accarezzata da Hitler di far prigioniero il papa documentata da una nota del diario di Goebbels del luglio del ’43 (M. Phayer, Il papa e il diavolo, Roma 2008 p. 121).

Una “prova” che i critici del papato portano a sostegno del filonazismo di Pio XII (nella foto) è il presunto aiuto del Vaticano alla fuga di alcuni nazisti (spesso negando o minimizzando l’apporto dato dal papa alla fuga o al nascondiglio di ebrei e partigiani durante la guerra). È noto infatti, che il vescovo Alois Hudal aiutò a far fuggire molti gerarchi, ma non vi è unanimità sugli studiosi, se egli agisse per conto proprio o sull’assenso della Santa Sede. Un indizio che agisse per sua iniziativa sta nel fatto che il vescovo austriaco era malvisto negli ambienti vaticani tanto che nelle sue memorie Hudal si lamentò dell‘ostilità subita da Pio XII e da Montini e attaccò il rifiuto delle gerarchie ecclesiastiche a formare un’alleanza con la Germania per fermare il “comunismo ateo”. All’epoca poi, il papa autorizzò il gesuita americano Edmund Walsh a presentare un dossier al Tribunale dei Crimini di guerra a Norimberga in cui si documentavano i crimini e le atrocità dei nazisti (David G. Dalin, “La storia come calunnia. Daniel Goldhagen diffama la Chiesa Cattolica”).

Il fatto che Pio XII non avesse denunciato pubblicamente durante la guerra le atrocità naziste non implica in alcun modo una qualche simpatia per il regime tedesco perché il papa durante la guerra non denunciò pubblicamente neppure le atrocità di Stalin, preferendo agire di nascosto per aiutare le vittime dei totalitarismi e scegliendo di scomunicare i comunisti solo quattro anni dopo la fine del conflitto ossia quando i nazisti non potevano più sfruttare la sua condanna anticomunista a scopo di propaganda. Al contrario, l’antipatia di Achille Ratti e di Pacelli nei confronti del regime tedesco e della sua ideologia è ben nota e documentata, ma poco importa ai calunniatori della Chiesa che alla storia preferiscono la propaganda.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.71) 4 giugno 2012 11:28

    <poco importa ai calunniatori della Chiesa che alla storia preferiscono la propaganda>

    Abbiamo avuto dei buoni maestri. E ne abbiamo tuttora, a quanto vedo.

  • Di (---.---.---.107) 4 giugno 2012 14:52

    A partire dall’anno 313 - i cristiani sono stati alleati del POTERE, quasiasi esso fosse. Allora era il Pontefice Massimo Costantino, imperatore e reale primo papa dei cristiani, hanno sempre cercato il potere SECOLARE per se stessi riuscendovi per molti secoli, e sempre in alleanza con il potere, economico e, soprattutto, militare. Molte le lotte che hanno spezzato o tentato di spezzare il potere secolare delle Chiese Cristiane; segnalo la rivoluzione francese, e poi?? I cristiani hanno continuato, fedeli alleati di tutti i Fascismi/Nazismi/Regimi brutali anche dopo la guerra (vedi gli esempi eclatanti in America Latina). Non servono trattati per questo. Ed il Cristianesimo?: lasciato ai tanti MARTIRI cristiani, sempre ai margini delle politiche ecclesiastiche quando addirittura non emarginati dalle stesse, brave e grandi PERSONE ma anche foglie di fico per la Chiesa stessa. Nessuno calunnia la Chiesa, non serve,

    EpsilonS

  • Di paolo (---.---.---.185) 4 giugno 2012 15:08

    Questo articolo è una arrampicata sugli specchi incredibile .
    Capisco che attualmente il revisionismo storico è di moda ,vedi l’interpretazione che i Gasparri e La Russa danno della Repubblica di Salò , ma farlo con un papa come Ratzinger che ha fatto parte della gioventù "hitleriana" (Hitler Jurgend) ,con un fratello (anche lui monsignore e naturalmente in vaticano) che era nella Wermacht !!. Insomma ...

    Entrambi folgorati dalla vocazione !!

    Sia chiaro che a 14 anni ,probabilmente in Germania erano tutti figli di Hitler e nessuno qui sostiene che abbiano compiuto crimini , ma neanche quando il papa era polacco si è cercato di nascondere la verità ,ossia che la chiesa (le gerarchie non ovviamente i pretini di provincia) hanno sostenuto e collaborato con i nazifascisti, cosi’ come hanno sempre osteggiato il comunismo ,anche e soprattutto quello nostrano .

  • Di Geri Steve (---.---.---.15) 4 giugno 2012 20:55

    Più che una arrampicata sugli specchi è un cumulo di bugie e di omissioni: i due concordati (con Mussolini e poi con Hitler) furono suggeriti e peparati dai due fratalli Pacelli, Il generale Franco era un buzzurro senza relazioni internazionali e i sostegni dal fascismo e dal nazismo glieli hanno garantiti e procurati Escriva’ e Pacelli, quando il papa (Ratti) ha firmato una enciclica contro i fascismi ci ha lasciato la pelle ed è stato rimpiazzato dal Pacelli che ha subito fatto sparire l’enciclica...

    Se poi volessimo parlare di tutti i nazisti che Pacelli ha contrabbandato in Argentina si dovrebbe scrivere un elenco telefonico...

  • Di Sandro kensan (---.---.---.186) 5 giugno 2012 01:17
    Sandro kensan


    Ho letto i commenti: voto negativo sulla fiducia ai commentatori.

  • Di (---.---.---.161) 9 giugno 2012 11:47

    Piuttosto che tirare fuori argomenti che non c’entrano nulla (da Costantino fino alla militanza di Ratzinger nella gioventù hitleriana) tirare fuori qualche argomento per controbattere?

  • Di (---.---.---.13) 14 giugno 2012 18:40

    NAZISTI E VATICANO:
     
    STORIA FOTOGRAFICA DELLE CONNIVENZE FRA
    CLERO CATTOLICO E CRIMINALI NAZISTI

    www cristianesimo.it/cattonazismo.htm

  • Di (---.---.---.59) 15 giugno 2012 00:23

    Ma connivenza cosa? C’erano clerici filonazisti come c’erano pure filocomunisti, ma la Santa Sede non sopportava le idee nazionalsocialiste. Per darsi un’idea di cosa pensavano del nazismo basta leggersi l’enciclica "Mit brenneder sorge"

  • Di paolo (---.---.---.157) 15 giugno 2012 11:02

    Ecco bravo "Mit brenneder sorge" ,una enciclica che era poco più che una protesta per il mancato rispetto degli impegni presi da Hitler nei confronti della Chiesa Cattolica .Non una condanna ,un richiamo al rispetto del potere spirituale della Chiesa di fronte al materialismo pagano del nazismo . Il timore che l’ideologismo nazista si sostituisse all’ideologismo cattolico.
    Era la paura di essere rimpiazzati nella manipolazione spirituale .Come dire, il timore della concorrenza.

    Ma di condanna secca e netta o iniziative di contrasto neanche l’ombra .Ti ricordo che il "comunismo italiano " , che non è certamente neanche lontanamente paragonabile al nazifascismo contro il quale aveva combattuto ,ha subito una "scomunica " ,che è l’atto estremo che un papa compie (1° Luglio 1949 Pio XII .),cosi’ togliamo l’acqua dal vino e chiariamo subito quali erano le idee politiche di Pacelli .

  • Di (---.---.---.59) 15 giugno 2012 11:35

    Mi pare che l’articolo spieghi il perché della scomunica e anche cosa pensasse la Chiesa del nazismo (colloquio tra Tardini e Bernardo Attolico). C’è anche il link che porta al parere di Sergio Romano che afferma che il nazismo era pagano e anticristiano.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares