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Lo spazzacamino è approdato al web

Tra i vari mestieri e attività utili, vecchi e nuovi, esercitati in seno alla società civile, quello dello spazzacamino riecheggia connotati e pensieri un tantino particolari, quasi mitici, e, in ottica visiva, richiama l’insolita figura di artigiano ricoperta – sul volto, sul capo, sul corpo, ovunque – di carbone e fuliggine, dalla colorazione della pelle nero fumo.

Eppure, il ruolo di questo lavoratore è sempre stato presente e attivo, specialmente sino a cinquanta – cento anni addietro, allorquando di condomini e palazzoni ne esistevano pochi e i centri urbani risultavano costellati, più che altro, di abitazioni a uno o due piani, tutte dotate di un bel fumaiolo/camino che si dipartiva dalla bocca del focolare alimentato a legna o a combustibile fossile e si innalzava sino al tetto.

Ma, è proprio vero, i tempi si sono evoluti e hanno subito mutamenti in ogni senso, ivi compresi i criteri e le modalità con cui, giustappunto, lo spazzacamino, attualmente, si propone all’utenza e svolge la sua stessa attività.


Difatti, fra le migliaia di annunci pubblicitari che promanano dalle radio locali, poco tempo fa mi è capitato di coglierne uno, almeno per me, inedito: ”Per qualunque esigenza c’è Caio, lo spazzacamino che fa per voi, dotato di elevata professionalità, l’unico con marchio di fabbrica registrato, in grado di effettuare gli interventi di ripulitura più adatti onde evitare pericolosi incendi delle canne fumarie e odori cattivi. Affrettatevi a contattarlo al numero telefonico 0836……, oppure (nota di chi scrive: sentite un po’!) all’indirizzo elettronico [email protected]”.

Visto che roba? Al che, spinto dalla curiosità, ho agevolmente trovato e guardato un efficiente, moderno e completo sito web intestato al nostro spazzacamino, con foto del personaggio, per niente dipinto di nero fumo, e immagini di avanzati mezzi di trasporto e attrezzature per l’espletamento del lavoro.
Volendo innestare, a cotanta e positiva evoluzione, una piccola punta di malizia (solo questa), viene da domandarsi se alla figura professionale in questione, al giorno d’oggi, si dischiudono ancora, in corso d’opera, incontri e interventi di genere “collaterale”, come recitano i testi di un famoso canto popolare, intitolato esattamente “Spazzacamin”.
 

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