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Liquidare le Banche

 Perchè noi contribuenti dobbiamo salvare le banche con iniezioni di liquidità?

Mi chiedo: perchè noi contribuenti dobbiamo salvare le banche con iniezioni di liquidità? Io non ho il conto in banca, non mi fido delle banche e non voglio salvarle. Quando il contribuente è in difficoltà, per esempio con il mutuo della casa, le banche lo affossano strangolandolo con gli interessi e il pignoramento della propria abitazione, e lo Stato, in quel caso, non interviene a favore del contribuente. 


Allora, perchè non si salvano le scuole dal tracollo economico, anzichè licenziare gli insegnanti, eliminando le spese militari, invece di salvare le banche? Perchè lo stesso fervore non esiste per salvare dalla miseria intere regioni del sud divorate dal cancro della mafia e della camorra? Insomma, non sarebbe più giusto salvare l’economia reale, piuttosto che quella finanziaria dei giochi in borsa che, una volta ristabilita, tornerebbe a fregarsene allegramente dei contribuenti veri?

pietro annicchiarico

Commenti all'articolo

  • Di Giuseppe (---.---.---.98) 14 ottobre 2008 15:34

     Spiace dirlo in modo crudo... La risposta e’ semplicemente banale:

    SIAMO GOVERNATI DA SERVI DI BANCHIERI

    Qualcuno si chiedera’: e da quanto dura tutto questo? ... da quando fu fatto il REGNO D’ITALIA nel 1860, e quindi il REGNO D’EUROPA basato sull’euro.

    Noi siamo nati, viviamo e creperemo per ingrassare i banchieri ... grassi servitori di satana.

    Altrimenti come si spiega che i vari governi soccorrono i banchieri usurai a spese della gente che lavora?

    • Di pietro (---.---.---.165) 14 ottobre 2008 16:22

       Quello che mi fa incazzare Giuseppe, è che chi sa non spiega bene cosa accade lassù, nell’alta finanza. I cittadini vedono passare davanti a loro crisi sempre più spaventose, di cui non hanno colpa ma che ne pagano le conseguenze. Se è possibile generare danaro dal nulla per salvare le borse e le banche, perchè non è possibile salvare la scuola, la sanità e i servizi essenziali? E poi perchè a nessuno viene in mente, sia al governo che all’opposizione (si fa per dire), che si potrebbero eliminare le spese militari (perchè dobbiamo essere in afghanistan o iraq, solo per servire bush?), anzichè tagliare posti di lavoro. Ve la ricordate quella stupida pubblicità progresso del tipo con il sacchetto di plastica che aiutava l’economia facendo la spesa? Quelle insegnanti che saranno licenziate o non più chiamate (è la stessa cosa) con quali soldi faranno la spesa e quindi aiuteranno l’economia, con lo stipendio della gelmini e di tremonti? 

  • Di Giovanni Macchia (---.---.---.142) 14 ottobre 2008 23:07

    La risposta è alquanto complessa, secondo me. Innanzitutto, in Italia manca una cultura economica di base, e questo significa che quando si va a contrarre un mutuo non si sa neanche da dove cominciare. Colpa del sistema scolastico, sicuramente, ma anche dei governi che non hanno mai introdotto i concetti di economia nelle scuole superiori. Ma per tornare alla tua domanda, cerchiamo di dare una risposta. Lo Stato non aiuta le banche. Cosa succede? Chi ha i risparmi li perde oppure li ritira e se li tiene a casa. L banche chiudono, i soldi rimangono chiusi in casa Non vi è moneta da prestare alle imprese per andare avanti, e le imprese chiudono. I mutui per la casa non si farebbero più, e così via. Le banche, quindi, sono importanti. Ma invece che odiarle, bisogna saperle trattare. Scegliamo il conto in banca dopo aver pensato bene a quali sono i parametri che ci interessano, giriamo per tutte le banche e negoziamo con loro, comparando i vari tassi ed i costi. Vedrete che qualcosa uscirà.


    Giovanni Macchia

    • Di pietro (---.---.---.165) 14 ottobre 2008 23:32

      Con l’ipotesi della liquidazione delle banche (di queste attuali banche cannibali), chi ha i risparmi li investirebbe in attività produttive (hai mai sentito parlare di microcredito?), anche piccole, piccolissime. Le famiglie indigenti con un piccolo aiuto finanziario potrebbero rimettersi in moto, e con loro parte tutta l’economia, che da vorace diventerebbe solidale. ECONOMIA SOLIDALE? Per i banchieri e i dirigenti che ne usciranno vivi vegeti e rimborsati da questa crisi, questa espressione è puro veleno. Dov’è scritto che le banche debbano investire nella finanza di borsa e non nell’economia reale? Dov’è scritto che le banche debbano investire nel traffico di armi? Dov’è scritto che le banche debbano arricchirsi sulle rovine dei clienti? Dov’è scritto che i banchieri debbano essere potenti e ricchissimi? Perchè non è possibile parlare di servizi bancari (come fa la Banca Etica), al servizio appunto del cittadino e delle imprese vere e reali. Invece, Giovanni, le banche alle imprese impongono acquisti di prodotti derivati, incomprensibili tra l’altro, che le fanno indebitare e spesso chiudere (è successo a Bari a un imprenditore cui l’azienda era solida). Altro che saperle trattare le banche... concludo con Bertolt Brecht che diceva: non so quale sia il crimine peggiore, rapinare una banca o fondarla?

  • Di Giuseppe (---.---.---.98) 15 ottobre 2008 14:43

    Leggo in un commento:


    ...LE BANCHE SONO IMPORTANTI... 

    certamente come lo sono qualsiasi strumento finanziario che permetta all’uomo di progredire e di avere un certo benessere dalla propria attivita’ produttiva.

    Ma se il sistema delle banche viene usato per fare usura istantanea (un usuraio deve prima procurarsi i soldi per prestarli ad usura), allora e’ come dire il coltello che uso per tagliare il pane lo uso per ammazzare chi mi ha chiesto le briciole.

    Provate a rispondere a questa semplice domanda:

    Perche’ le monetine le conia lo stato e le banconote le pubblica la bce?

    Se non avete ancora capito, provate con quest’altra:

    Cosa costa di piu’, coniare 5 euro in metallo o stampare una banconota equivalente?

    Se ancora non avete capito:

    Provate a chiedere cosa e’ il credito frazionale ad un banchiere...

    In parole semplici è moneta elettronica che spunta dal nulla:

    allora quanto costa scrivere elettronicamente un numero su un terminale?

    Se l’attuale sistema finanziario produce tutto questo (oltre alla crisi in cui ci hanno messo) dovremo essere grati a chi gestisce il sistema attraverso quelle chiese che qualcuno chiama banche.

    Nella scuola oltre ad imparare a leggere, scrivere e far di conto si dovrebbe insegnare l’economia monetaria, che riesce a spiegare come si puo’ trasformare il nulla in oro colato.

    Allora si’ che ognuno si sentirebbe libero di dedicare la propria vita a chi gli sta vicino, senza i vincoli della sopravvivenza, senza l’obbligo di essere competitivi... (avete presente le corse dei cavalli? ecco come ci vedono se siamo competitivi).

    • Di pietro (---.---.---.165) 15 ottobre 2008 15:14

       Troppe le cose che ci tengono nascoste. Quoto in toto Giuseppe e lo ringrazio per condividere con noi le sue conoscenze (cosa ormai rara). Infatti la vera ricchezza oggi è CONOSCERE e, paradossalmente, nell’era di internet, siamo più ignoranti di prima, confusi come siamo dal rumore bianco composto da notizie spazzatura, gossip, disinformazione e comunicazioni politiche interne (incomprensibili perchè cifrate). Appoggio la proposta di Giuseppe di insegnare a scuola gli elementi basilari dell’economia, perchè i futuri cittadini non siano più marionette nelle mani dei banchieri.

    • Di Violadelpensiero (---.---.---.210) 18 ottobre 2008 21:07

      Bravo, davvero molto chiaro il tuo intervento, Giuseppe! Insegni? Perchè altrimenti potresti andare nelle scuole, nelle vesti di esperto in materia, per chiarire certi meccanismi..

    • Di Violadelpensiero (---.---.---.186) 19 ottobre 2008 11:10

      Ho ingiustamente dimenticato di rivolgere i miei complimenti anche allo scrittore dell’articolo! Sono così pochi i giornalisti che pongono domande importanti...

    • Di pietro a (---.---.---.165) 19 ottobre 2008 14:15

       grazie violadelpensiero.
      il merito è di agoravox che non ci censura! 

    • Di Francesco Piccinini (---.---.---.123) 20 ottobre 2008 12:16
      Francesco Piccinini

      Grazie a te perchè ci fai guardare le cose da un altro punto di vista :)

  • Di pietro (---.---.---.165) 15 ottobre 2008 18:13

     Sono d’accordo con la charitas
    http://www.unita.it/view.asp?IDcont...

  • Di NINIO (---.---.---.26) 21 ottobre 2008 22:08

    Interessante .Ma qualcuno mi sa spigare perchè in europa si fanno iniezioni di liquidita in DOLLARI ?Vogliono sostituire l?EURO con il dollaro?
    Saluti grazie per l’attenzione FAUSTO

  • Di reza (---.---.---.88) 22 ottobre 2008 17:27

    In mezzo secolo, il sogno americano è diventato un incubo per il mondo. 
    Quando i neocons, già a cavollo tra 1999 e 2000, smantellavano il sistema politico americano e calpestavano, coi progetti che avevano in mente da realizzare globalmente, il diritto internazionale, in Europa nessuno cercava di capire quello che stava succedendo e molti seguivano, pediquosamente, il "nuovo secolo americano", rimanendo ancora fissati con 60 anni di lavaggio di cervello su ciò che l’America doveva rapparesentare per gli europei realmente.
    Seppur diversi paesi europei hanno seguito l’America nelle sue guerre in Afghanistan e in Iraq, la mancanza di una partecipazione totale ha risparmiato questi dalle conseguenze dirette di queste guerre, ma sul piano economico l’America dei neocons ha potuto fare ciò che voleva in Europa, vendendo agli europei il suo veleno.
    Una nuovola oscura di ignoranza e allontanamento dalla realtà si batteva sull’Europa del terzo millennio e, mentre qualcuno tra i politici europei occidentali, gridava ancora al lupo, al lupo, dimostrando i comunisti e gli islamici come "nemici dell’occidente", l’economia dell’Europa veniva minato dall’interno per mano dei economisti e finanzieri neocons.
    Al "vantaggio" comparato dell’Europa che vedeva la sua merce venduto in America, corrispondeva il consumo americano, ma fino ad un certo punto perché il vantaggio comparato dell’America, le cui voraci spese , dallo stesso consumismo sferenato all’enorme deficit del governo per finanziare le "guerre al terrore" di Bush, non veniva più soddisfatto da quello che era messo in pratica 60 anni prima dal "Piano Marshall" , cosi hanno pensato ad un "nuovo piano"; esportare la malattia della loro economia al resto nel resto del mondo.
    Nel 2006, l’indebitamento totale degli americani superava già il triplo del loro PIL, cosi hanno pensato di trovare un formula "vincente" con cui trasformare questo enorme debito in "credito" e infilarlo agli altri e a questo ci ha pensato l’industria finaziaria dei neocons (ricordatevi che la maggioranza dei neocons sono ex democratici e ebrei e che i repubblicani hanno aderito successivamente a questo pensiero- un’pò come quei 2 milioni di italiani che una volta votavano la rifondazione e di recente sono passati con la lega nord) , partorendo il "Gramm-Leach-Bliley Act".
    Nessuno tra i politici e gli adepti ai media mainstream europei ha messo in dubbio il vero valore della carta straccia che gli americani vendevano a loro e al resto del mondo anzi, le banche europee compravano e vendevano questo veleno ai cittadini, mentre (anche per il più stronzo degli economisti doveva essere ovvio che ), la piaga dell’insolvenza su cui si basava questa robba, minava interamente e all’interno il mondo occidentale, molto più profondamente che il lupo ("terrosimo islamico").
    E’ davvero incredibile lo stato di totale straneità (per non dire peggio) dalla realtà in cui si trovano gli europei di fronte a ciò che è il loro presente. In Italia Berlusconi trova ad avere il 60% dei consensi, mentre solo 10 giorni fa assicurava gli italiani che "la crisi non toccherà l’economia reale", ed oggi Mario draghi dichiara che i cavoli più amari sono proprio per le famiglie e per le piccole imprese!

    Non so se risulterà un giorno che tutto questo è stato possibile solo grazie all’intreccio tra la finanza e la politica con la partecipazione straordinaria dei media !?! 
     

  • Di eptor10 (---.---.---.214) 26 ottobre 2008 12:56

     E’ un sistema destinato a collassare, inevitabilmente, perchè basa la propria ricchezza sul debito di altre persone. Non so quando questo accadrà, ma l’attuale crisi (che pochissimi hanno compreso fino in fondo) di certo non promette niente di buono. Non voglio fare allarmismi, ma alcune scelte del nostro governo sembrano che creino i presupposti per poter controllare le reazioni della gente a questo collasso (tipo l’esercito per le strade e le impronte digitali per tutti).

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