Libero: numero da collezione... poi ci sarebbero pure le Tangenti, l’Ad Personam, la Minorenne e Cosa Nostra...

Libero, numero da collezione. Ne eravamo certi. A confronto Il Giornale di oggi pare Liberation. Le prime 7 pagine interamente dedicate al Presidente della Camera Gianfranco Fini, con particolare attenzione alla richiesta di archiviazione da parte dei Pm - "Non c'è reato" - in merito all'affaire Montecarlo. Diosolosa cosa sarebbero riusciti a scrivere, se reato ci fosse stato. Ma vediamo.
Beh, certo, poi a pagina 8 - e sappiamo che Libero a pagina 8 dà sempre il meglio - la redazione è riuscita a trovare un po' di spazio anche per le vicende del Presidente del Consiglio, titolando il tutto "braccato dai Pm". Da qui in poi il quotidiano cambia, il condizionale diventa legge, la prudenza un diktat, nemmeno l'ombra di una critica, un richiamo alla legalità, un appunto, un rimbrotto, un mezzo editoriale, un misero dubbio, l'assoluzione è a prescindere. Vabbè, c'è quella minorenne marocchina che sta per "infangare Silvio", scrive Gianluigi Nuzzi tra una foto di Noemi, ed una di Patty: "anche i praticanti sanno che finire a letto con una ragazza anche consenziente tra i 14 e i 18 anni determina l’accusa di violenza sessuale". Bazzeccole. Ah sì, in basso a destra in un "commento" dello stesso Nuzzi si dice pure che Silvio Berlusconi verrà probabilmente indagato per Mafia, assieme a Marcello Dell'Utri, alla luce del materiale fornito da Ciancimino Junior. Figura ritenuta "credibile" dai Magistrati. Robetta da relegare in un angolino. Poi c'è spazio per le ingiuste accuse al povero Piersilvio e per il "Lodo Alfano Bis" - quello sì, scudo vero - che dovrebbe proteggere il Premier dalle accuse di Corruzione, Fondi Neri, Frode Fiscale, Appropriazione Indebita e chi più ne ha più ne metta, quelli sì, reati veri. Sbrigata in fretta e furia la pratica presidenziale - lo spazio utilizzato rapportato al peso delle notizie credo rappresenti una sorta di guinness - ecco una simpatica vignetta di Prodi-cavalcatore-di-mortadelle, che il lettore di Libero cominciava già a storcere il naso.
Sapete il bello qual è? Che ieri sera Maurizio Belpietro, assieme a Vittorio Feltri ed Augusto Minzolini, ha partecipato ad un dibattito organizzato dal Pdl in cui si è sentenziato che la sinistra separa "l'informazione dalla realtà", che i suoi giornali "drogano l'informazione" e che in Italia "c'è una cupola che impedisce di essere informati". Il convegno si intitolava "Libertà di Stampa: due pesi e due misure".
Lasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox